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Giuseppe Bacicalupo Sold at Auction Prices

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    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Oct. 01, 2024

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €10,000 - €11,500

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1744-1821) 'Il sogno di San Giuseppe' e 'La visitazione' coppia di olii cornici in legno intagliato e dorato cm.75x59

      Aste Boetto SRL
    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Jun. 20, 2023

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €2,500 - €2,800

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1744-1821) 'Paesaggio con personaggi e colonna' olio cm. 62x48

      Aste Boetto SRL
    • GIUSEPPE BACIGALUPO 1744-1821 DOMINE QUO VADIS ENTRO PAESAGGIO ARCADICO - DOMINE QUO VADIS IN AN ARCADIC LANDSCAPE
      Apr. 28, 2022

      GIUSEPPE BACIGALUPO 1744-1821 DOMINE QUO VADIS ENTRO PAESAGGIO ARCADICO - DOMINE QUO VADIS IN AN ARCADIC LANDSCAPE

      Est: -

      GIUSEPPE BACIGALUPO 1744-1821 Domine quo vadis entro paesaggio arcadico 1777 Olio su tela.  46,5 x 60 cm Firmato e datato 'Giuseppe Bacigalupo 1777' al verso sul telaio.  - Domine quo vadis in an arcadic landscape 1777 Oil on canvas.  18.31 x 23.62 in. Signed and dated 'Giuseppe Bacigalupo 1777' on the frame's reverse. 

      Aste Bolaffi
    • GIUSEPPE BACIGALUPO
      Mar. 15, 2022

      GIUSEPPE BACIGALUPO

      Est: €1,000 - €2,000

      (Tribogna, 1744 - 1821) Paesaggio costiero con neve Olio su tela, cm 35X50,5 Giuseppe Bacigalupo è uno degli artisti genovesi più importanti dell'età neoclassica, la cui formazione si svolse presso la scuola di nudo all'Accademia Ligustica e a Roma, dove si specializzò nel genere del paesaggio. Nella Città Eterna il pittore è documentato dal 1772 e nel 1778 è certa la sua presenza nuovamente a Genova quale familiare del marchese Giacomo Gentile, suo patrono. A Roma, secondo la tradizione, il nostro si dedica a seguire le orme dei famosi paesisti di gusto classicista ma frequenta in modo particolare i fratelli Cristoforo e Ignazio Unterberger. Tuttavia, è plausibile immaginare che conobbe il marchigiano Francesco Foschi, noto per i suoi paesaggi innevati e con bottega in Piazza di Spagna sino al 1780. Fra i suoi committenti si annoveravano anche la famiglia Cattaneo, gli Spinola e, in modo particolare, Filippo Durazzo, per il quale realizzò le bellissime scene mitologiche tuttora conservate in collezione e debitrici di Claude Lorrain, Van Lint e Carlo Antonio Tavella. Nel corso della sua produzione Bacigalupo si affrancò dal classicismo d'influenza romana per giungere ad un gusto aneddotico e prettamente vedutistico, creando affascinanti paesaggi innevati di fantasia o squisitamente realistici, come si evince nella famosa Veduta del Porto di Genova sotto la neve, già della collezione Gentile e il Paesaggio innevato con viandanti già di collezione Pagano e segnalato da Federico Zeri (Archivio Zeri, n. 64774). Bibliografia di riferimento: Giuseppe Bacigalupo, in 1770-1860 pittura neoclassica e romantica in Liguria, catalogo della mostra a cura di F. Sborgi e G. Bruno, 1975, pp. 70-73, nn. 67-70 G. Rotondi Terminiello, in Il Palazzo Durazzo Pallavicini, Bologna, 1995, pp. 252-255, nn. 122-127 L. Rossi, Giuseppe Bacigalupo, in Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, a cura di E. Gavazza e L. Magnani, Genova, 2000, p. 363 e 421 A. Orlando, Dipinti Genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal Collezionismo Privato, Torino, 2010, pag. 25

      Wannenes Art Auctions
    • GIUSEPPE BACIGALUPO 1744-1821 DOMINE QUO VADIS ENTRO PAESAGGIO ARCADICO DOMINE QUO VADIS IN AN ARCADIC LANDSCAPE
      Sep. 22, 2020

      GIUSEPPE BACIGALUPO 1744-1821 DOMINE QUO VADIS ENTRO PAESAGGIO ARCADICO DOMINE QUO VADIS IN AN ARCADIC LANDSCAPE

      Est: -

      Domine quo vadis in an arcadic landscape 1777 Oil on canvas.  18.31 x 23.62 in. Signed and dated 'Giuseppe Bacigalupo 1777' on the frame's reverse.  TAGS: Paintings

      Aste Bolaffi
    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Feb. 24, 2020

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €8,000 - €8,900

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1904-1821) Paesaggio autunnale olio cm.87x63 pubblicato su 'Il patrimonio artistico di Banca Carige dipinti e disegni' di Giovanna Rotondi Terminiello con la collaborazione di Elena Castelli e Michela Pittaluga anno 2008 pag.159 fig.120. Questa tela raffigura un paesaggio 'ideale' e appartiene a quel gruppo di opere riferibili agli anni legati al soggiorno romano tra la fine degli anni '70 e l'inizio del decennio successivo improntata com'è dalle suggestioni che da tale esperienza il giovane pittore aveva tratto. Accanto alla consueta presenza di masse arboree in funzioni di quinte prospettiche - un boschetto di alberi più esili a sinistra un vecchio albero dal tronco nodoso a destra - e alla linea orizzontale bassa che permette la stesura di cieli amplissimi luminosi percorsi da nubi vaporose e dorate nella luce del tramonto domina la scena un imponente edificio classicheggiante. Si tratta di un'architettura quasi paradigmatica dell'antichità romana un Pantheon rivisitato da Palladio un pezzo di bravura; ma quel che più conta intatto nella sua rigorosa stereometria. Non una crepa percorre la cupola ribassata sull'alto tamburo non una sbrecciatura intacca le falde dei tetti o le colonne del pronao tra le quali si aggirano piccole figure manca ogni concessione al rovinismo nè di matrice settecentesca nè tantomeno piranesiana. L'Arcadia evocata da Bacigalupo è il regno dell'armonia del silenzio; lo evidenziano anche le figure di contadini intenti alla vendemmia in primo piano: i loro gesti sono pacati lenti non tradiscono sforzo o fatica. Questi paesaggi ottennero un immediato successo presso la committenza genovese permettendo al Bacigalupo di colmare il vuoto lasciato dalla morte di Carlo Antonio Tavella tanto che Carlo Giuseppe Ratti nella Guida del 1780 poteva ricordare nella dimora di Giacomo Gentile in piazza Banchi l'opera di 'un giovine pittor Genovese chiamato Giuseppe Bacigalupo che nel paesi si distingue'. Giulio Sommariva

      Aste Boetto SRL
    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Feb. 24, 2020

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €8,000 - €8,900

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1904-1821) Paesaggio con tombe antiche olio cm.87x63 pubblicato su 'Il patrimonio artistico di Banca Carige dipinti e disegni' di Giovanna Rotondi Terminiello con la collaborazione di Elena Castelli e Michela Pittaluga anno 2008 pag.158 fig.118. Già inventariato nel catalogo delle collezioni Carige come 'Allegoria della Primavera' forse in ragione dell'esistenza di un suo possibile pendant nel quale è leggibile una 'Allegoria dell'Autunno' per la presenza di contadini intenti alla vendemmia il dipinto non presenta in realtà elementi che inducano a confermare questa interpretazione. Il verde delle chiome degli alberi è piuttosto scuro proprio di una stagione avanzata nè compaiono nel paesaggio le abbondanti fioriture tipiche dei paesi primaverili. Al contrario l'opera sembra accostabile a un'altra tela di collezione privata Paesaggio con tomba antica del quale condivide soggetto e caratteri formali e stilistici. Entrambi infatti presentano una composizione caratterizzata dalla presenza di quinte arboree e da una linea di orizzonte bassa che lascia spazio al cielo e alla resa di un'atmosfera dalla luminosità intensa e dorata. Fulcro della composizione in entrambe le tele è una tomba antica posta leggermente di scorcio e ispirata ai monumenti funerari romani; in primo piano compaiono due figurette - una giovane donna dall'elegante acconciatura che regge con la mano sinistra una conocchia e si volge verso un bambino interrompendo la filatura - e un gruppo di pecore; in secondo piano un viandante appena visibile nella penombra. Presenze umane che non riescono a infrangere il silenzio che si percepisce in un'atmosfera quasi sospesa e nella quale gli antichi sepolcri (un altro appare seminascosto tra gli alberi del boschetto a sinistra) sembrano rievocare il classicismo di primo Seicento e costituiscono un omaggi ai paesaggi di Claude Lorrain che Bacigalupo aveva potuto ammirare e studiare durante gli anni del soggiorno romano. Così come si avverte il ricordo della produzione di un altro francese Claude Joseph Vernet del quale Bacigalupo aveva realizzato due copie di paesaggi 'esattissime' su commissione del console di Francia presso la Repubblica di Genova. Giulio Sommariva

      Aste Boetto SRL
    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Jun. 04, 2019

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €12,000 - €13,500

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1904-1821) Paesaggio autunnale olio cm.87x63 pubblicato su 'Il patrimonio artistico di Banca Carige dipinti e disegni' di Giovanna Rotondi Terminiello con la collaborazione di Elena Castelli e Michela Pittaluga anno 2008 pag.159 fig.120. Questa tela raffigura un paesaggio 'ideale' e appartiene a quel gruppo di opere riferibili agli anni legati al soggiorno romano tra la fine degli anni '70 e l'inizio del decennio successivo improntata com'è dalle suggestioni che da tale esperienza il giovane pittore aveva tratto. Accanto alla consueta presenza di masse arboree in funzioni di quinte prospettiche - un boschetto di alberi più esili a sinistra un vecchio albero dal tronco nodoso a destra - e alla linea orizzontale bassa che permette la stesura di cieli amplissimi luminosi percorsi da nubi vaporose e dorate nella luce del tramonto domina la scena un imponente edificio classicheggiante. Si tratta di un'architettura quasi paradigmatica dell'antichità romana un Pantheon rivisitato da Palladio un pezzo di bravura; ma quel che più conta intatto nella sua rigorosa stereometria. Non una crepa percorre la cupola ribassata sull'alto tamburo non una sbrecciatura intacca le falde dei tetti o le colonne del pronao tra le quali si aggirano piccole figure manca ogni concessione al rovinismo nè di matrice settecentesca nè tantomeno piranesiana. L'Arcadia evocata da Bacigalupo è il regno dell'armonia del silenzio; lo evidenziano anche le figure di contadini intenti alla vendemmia in primo piano: i loro gesti sono pacati lenti non tradiscono sforzo o fatica. Questi paesaggi ottennero un immediato successo presso la committenza genovese permettendo al Bacigalupo di colmare il vuoto lasciato dalla morte di Carlo Antonio Tavella tanto che Carlo Giuseppe Ratti nella Guida del 1780 poteva ricordare nella dimora di Giacomo Gentile in piazza Banchi l'opera di 'un giovine pittor Genovese chiamato Giuseppe Bacigalupo che nel paesi si distingue'. Giulio Sommariva

      Aste Boetto SRL
    • BACIGALUPO GIUSEPPE
      Jun. 04, 2019

      BACIGALUPO GIUSEPPE

      Est: €12,000 - €13,500

      BACIGALUPO GIUSEPPE (1904-1821) Paesaggio con tombe antiche olio cm.87x63 pubblicato su 'Il patrimonio artistico di Banca Carige dipinti e disegni' di Giovanna Rotondi Terminiello con la collaborazione di Elena Castelli e Michela Pittaluga anno 2008 pag.158 fig.118. Già inventariato nel catalogo delle collezioni Carige come 'Allegoria della Primavera' forse in ragione dell'esistenza di un suo possibile pendant nel quale è leggibile una 'Allegoria dell'Autunno' per la presenza di contadini intenti alla vendemmia il dipinto non presenta in realtà elementi che inducano a confermare questa interpretazione. Il verde delle chiome degli alberi è piuttosto scuro proprio di una stagione avanzata nè compaiono nel paesaggio le abbondanti fioriture tipiche dei paesi primaverili. Al contrario l'opera sembra accostabile a un'altra tela di collezione privata Paesaggio con tomba antica del quale condivide soggetto e caratteri formali e stilistici. Entrambi infatti presentano una composizione caratterizzata dalla presenza di quinte arboree e da una linea di orizzonte bassa che lascia spazio al cielo e alla resa di un'atmosfera dalla luminosità intensa e dorata. Fulcro della composizione in entrambe le tele è una tomba antica posta leggermente di scorcio e ispirata ai monumenti funerari romani; in primo piano compaiono due figurette - una giovane donna dall'elegante acconciatura che regge con la mano sinistra una conocchia e si volge verso un bambino interrompendo la filatura - e un gruppo di pecore; in secondo piano un viandante appena visibile nella penombra. Presenze umane che non riescono a infrangere il silenzio che si percepisce in un'atmosfera quasi sospesa e nella quale gli antichi sepolcri (un altro appare seminascosto tra gli alberi del boschetto a sinistra) sembrano rievocare il classicismo di primo Seicento e costituiscono un omaggi ai paesaggi di Claude Lorrain che Bacigalupo aveva potuto ammirare e studiare durante gli anni del soggiorno romano. Così come si avverte il ricordo della produzione di un altro francese Claude Joseph Vernet del quale Bacigalupo aveva realizzato due copie di paesaggi 'esattissime' su commissione del console di Francia presso la Repubblica di Genova. Giulio Sommariva

      Aste Boetto SRL
    • Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti, 1744 – Genova, 1821) PAESAGGI CON PASTORI E VIANDAN
      Feb. 26, 2019

      Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti, 1744 – Genova, 1821) PAESAGGI CON PASTORI E VIANDAN

      Est: €10,000 - €18,000

      Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti, 1744 – Genova, 1821) PAESAGGI CON PASTORI E VIANDANTI coppia di dipinti, olio su tela, cm 71x85,5 (2)   LANDSCAPES WITH SHEEPHERDS AND WAYFARERS a pair of paintings, oil on canvas, cm 71x85,5 (2)   Provenienza Già Genova, villa Saluzzo Mongiardino   Bibliografia di riferimento F. R. Pesenti, L’illuminismo e l’età neoclassica, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, II, Genova 1987, pp. 349-375; L. Rossi, Giuseppe Bacigalupo, in E. Gavazza, L. Magnani, Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, Genova 2000, p. 421; A. Orlando, Dipinti genovesi dal Cinquecento al Settecento, Torino 2010, pp. 24-26.   Protagonista della pittura di Giuseppe Bacigalupo è la natura e i suoi personaggi, tratti dai testi evangelici e mitologici o, come nel nostro caso, pastori e viandanti, abitano sempre ampi scenari esemplati sulla campagna romana. Durante i sei anni trascorsi a Roma, a partire dal 1772, dove era entrato in contatto con Mengs, Batoni e i fratelli Unterberger, l’artista genovese aveva scoperto la sua inclinazione per la pratica del genere paesaggistico, recandosi spesso nei dintorni della città a dipingere quadri immerso nella natura. A questa ricerca del reale, Bacigalupo aveva comunque affiancato lo studio dei modelli della pittura di paesaggio seicenteschi, quali Domenichino, Poussin, e Lorrain. Rientrato a Genova nel 1779, si afferma pertanto presso l’aristocrazia locale quale esecutore di scene paesaggistiche, spesso realizzate in serie di quattro o più, tra cui la più famosa è quella composta di sei tele con storie mitologiche commissionatagli da Giacomo Filippo III Durazzo per una stanza del suo palazzo in via Balbi, ancora oggi nota come “Sala del Bacigalupo” (collezione Durazzo Pallavicini Cattaneo Adorno). La coppia di tele presentata proviene da uno dei salotti di villa Saluzzo Mongiardino, fatta edificare all’inizio del XVIII secolo sulle colline di Albaro a Genova: altre due tele con identica provenienza, caratterizzate dalla medesima atmosfera elegiaca e inserite in medesime cornici intagliate e dorate, sono state pubblicate nel catalogo della Galleria Giamblanco del 2014. La lucida descrizione del dato naturale attraverso minute e calibrate pennellate viene stemperata dall’attento dosaggio della luce dai toni dorati che restituisce quella visione sentimentale e arcadica che fanno del Bacigalupo il continuatore della pittura di “paesaggio ideale”.  

      Pandolfini Casa d'Aste
    • GIUSEPPE BACIGALUPO (attr. a)
      Nov. 29, 2018

      GIUSEPPE BACIGALUPO (attr. a)

      Est: €800 - €1,200

      (Pian de Preti, 1744 - Genova, 1821) Paesaggio Olio su tela, cm 95X135 Giuseppe Bacigalupo è uno degli artisti genovesi più importanti dell'età neoclassica. La sua formazione si svolse presso la scuola di nudo all'Accademia Ligustica e a Roma, dove si specializzò nel genere del paesaggio. Nella Città Eterna il pittore è documentato dal 1772- nel 1778 è certa la sua presenza nuovamente a Genova quale familiare del marchese Giacomo Gentile, suo patrono. A Roma, secondo la tradizione, il nostro si dedica a seguire le orme dei famosi paesisti di gusto classicista ma frequenta in modo particolare i fratelli Cristoforo ed Ignazio Unterberger. Tuttavia è plausibile immaginare che conobbe il marchigiano Francesco Foschi, noto per i suoi paesaggi innevati e che tenne bottega in Piazza di Spagna sino al 1780. Fra i suoi committenti si annoveravano anche la famiglia Cattaneo, gli Spinola e, in modo particolare, Filippo Durazzo per il quale realizzò le bellissime scene mitologiche tuttora conservate in collezione, debitrici di Claude Lorrain, Van Lint e di Carlo Antonio Tavella. Nel corso della sua produzione Bacigalupo si affrancò dal classicismo di influenza romana per giungere ad un gusto aneddotico e prettamente vedutistico, creando affascinanti paesaggi arcadici di fantasia o squisitamente realistici, come si evince nella famosa 'Veduta del Porto di Genova sotto la neve', già di proprietà Gentile. Bibliografia di riferimento: F. Sborgi e G. Bruno, 'Giuseppe Bacigalupo', in '1770-1860 pittura neoclassica e romantica in Liguria', catalogo della mostra, 1975, pp. 70 73, nn. 67.70 G. Rotondi Terminiello, 'Il Palazzo Durazzo Pallavicini', Bologna 1995, pp. 252 255, nn. 122-127 L. Rossi, 'Giuseppe Bacigalupo', in 'Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento', a cura di E.Gavazza e L. Magnani, Genova 2000, p. 363 e 421 A. Orlando, 'Dipinti Genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal Collezionismo Privato', Torino 2010, pag. 25

      Wannenes Art Auctions
    • Attruibuted to Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti 1744 - 1821 Genoa)
      Feb. 04, 2015

      Attruibuted to Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti 1744 - 1821 Genoa)

      Est: £10,000 - £15,000

      Attruibuted to Giuseppe Bacigalupo (Pian dei Preti 1744 - 1821 Genoa) An Italianate river landscape with figures playing bocce amongst ancient ruins, hills beyond oil on canvas 29 ½ x 39 3/8 in. (75 x 100 cm.)

      Christie's
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