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Luciano Borzone Sold at Auction Prices

Painter, Engraver, b. 1590 - d. 1645

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    to
    • Ecce Homo
      Dec. 07, 2023

      Ecce Homo

      Est: £20,000 - £30,000

      Property from a Private Collection Luciano Borzone Genoa 1590–1645 Ecce Homo oil on canvas unframed: 124.9 x 95.3 cm.; 49⅛ x 37½ in. framed: 126 x 97 cm.; 49⅝ x 38¼ in.

      Sotheby's
    • OIL PAINTING BY LUCIANO BORZONE
      Jun. 27, 2023

      OIL PAINTING BY LUCIANO BORZONE

      Est: €3,500 - €4,500

      LUCIANO BORZONE (Genova 1590 - 1645) SANSONE Olio su tela, cm. 76 x 62 Cornice dorata PROVENIENZA Collezione privata romana CONDIZIONI DEL DIPINTO Rintelo novecentesco. Punti di restauro sparsi sul volto e sugli incarnati Il dipinto è accompagnato dalla scheda della Prof.ssa Anna Orlando

      Casa d'Aste Babuino
    • LUCIANO BORZONE (Genoa, 1590 - 1645)
      Apr. 27, 2023

      LUCIANO BORZONE (Genoa, 1590 - 1645)

      Est: €7,000 - €10,000

      Samson Oil on canvas, cm. 77x62. Framed The paintinig is accompanied by an expertise by Prof. Anna Orlando avalaible on PDF file.

      Bertolami Fine Art s.r.l.
    • Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)
      Feb. 01, 2023

      Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)

      Est: $3,000 - $5,000

      Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders oil on canvas 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)

      Bonhams
    • LUCIANO BORZONE Genoa, Italy (1590) / (1645) "Christ saving the adulterous woman from torture before the Pharisees"
      Dec. 14, 2022

      LUCIANO BORZONE Genoa, Italy (1590) / (1645) "Christ saving the adulterous woman from torture before the Pharisees"

      Est: €15,000 - €20,000

      Oil on canvas Characteristic work of the Genoese school of the first half of the 17th century, executed by one of its greatest exponents: Luziano Borzone, recognizable by his types, their gestures, the treatment of color and composition, which in this case is closer to Caravaggiesque naturalism than to the Late Mannerist tradition, also present in the painter's work. A report by Gianni Papi is attached confirming the authorship of this work signed in 2018 Measurements: 124 x 148 cm.

      Ansorena
    • Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)
      Nov. 08, 2022

      Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)

      Est: $5,000 - $7,000

      Circle of Luciano Borzone (Italian, 1590-1645) Susanna and the Elders oil on canvas 47 x 40in (119.5 x 101.6cm)

      Bonhams
    • LUCIANO BORZONE (attr. a)
      Jun. 09, 2022

      LUCIANO BORZONE (attr. a)

      Est: €1,000 - €2,000

      (Genova, 1590 - 1645) San Girolamo Olio su tela, cm 65,5X50 Provenienza: Milano, collezione Giuseppe Bertini Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte, la lezione dei milanesi e indubbiamente di Bernardo Strozzi ma con autentica autonomia di mestiere. Anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito più in termini narrativi e pittorici che di osservanza, regolato da un colorismo costruito a velature e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame, quanto mai debitrice del Cappuccino e del sentimento tenebroso del Procaccini. Ciò suggerisce una data d'esecuzione alla prima maturità, verosimilmente successiva ai soggiorni milanesi iniziati nel 1614 accompagnando Gio Carlo Doria nella veste di consulente artistico. Nella città lombarda il pittore ebbe modo di conoscere di persona il Procaccini, il Cerano e il Mazzucchelli aggiornando la sua arte, riscuotendo un successo ragguardevole, senza tralasciare la passione per la letteratura e gli interessi musicali. Scorrendone la produzione, possiamo intuire il predominante studio dei lumi, il loro utilizzo per delineare le forme e gli spazi, secondo una ricerca che ha i suoi presupposti nell'arte del Paggi, ma che in Borzone non si tramuta in atto plastico o, per meglio dire, lo induce all'uso di una regia di lume che sfalda le forme e le stesure. Una luce che impastare il colore, giungendo in alcuni casi ad assottigliare la materia dipinta alla stregua delle tele mature di Cambiaso, giocando con le preparazioni e le calibrate velature a vernice, misurando i chiari e gli scuri secondo una sperimentazione che sarà decisiva per i suoi allievi. Bibliografia di riferimento: C. Manzitti, Riscoperta di Luciano Borzone, in Commentari, XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210-222 C. Manzitti, Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in Paragone, XXII (259), 1971, pp. 31-42 F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, pp. 67-76 A. Manzitti, Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore in Studi di Storia delle Arti (11), 2004-2010, pp. 105-117 A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • LUCIANO BORZONE
      Mar. 15, 2022

      LUCIANO BORZONE

      Est: €8,000 - €12,000

      (Genova, 1590 - 1645) Ritratto del poeta Bernardo Morondo Olio su tela, cm 200X134 Bibliografia: F. Boggero, C. Manzitti, L'eredità di Van Dyck a Genova, in Van Dyck a Genova. Grande pittura e collezionismo, catalogo della mostra a cura di S. J. Barnes, P. Boccardo, C. Di Fabio, L. Tagliaferro, Milano 1997, p. 113, nota 32, p. 130 A. Orlando, Pittura fiammingo-genovese. Nature morte, ritratti e paesaggi del Seicento e primo Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato, Torino 2012, p. 23, fig. 12 A. Manzitti, Luciano Borzone 1590 ; 1645, Genova 2015, p. 227, E4 A. Orlando, in Da Caravaggio a Magnasco sguardi genovesi, catalogo della mostra a cura di A. Orlando e A. Marengo, Genova 2020, pp. 94-97, n. 5 A. Orlando, Luciano Borzone ritrattista tra la Genova repubblicana e la Milano spagnola. Nuovi elementi per un catalogo e una cronologia, in Napoli, Genova, Milano, scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610 - 1640), atti del convegno di studi a cura di L. Magnani, A. Morandotti, D. Sanguineti, G. Spione, L. Stagno, Milano, 2020, pp. 309-319, fig. 5 Luciano Borzone fu uno dei principali protagonisti della pittura genovese di primo Seicento, artefice capace d'esprimere una peculiare lettura del naturalismo e della norma barocca, elaborando gli esempi di Paggi, le seduzioni venete di Cesare Corte e la lezione dei milanesi. Così, anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito ma in termini narrativi, regolato da un colorismo costruito a velatura e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, ai lombardi e ai toscani, senza dimenticare i contributi d'ascendenza romana di Domenico Fiasella. In virtù della sua data di nascita Borzone fu solo in parte influenzato dal tardo manierismo e i primi insegnamenti gli furono impartiti dallo zio materno Filippo Bertolotto, dedito a una modesta attività ritrattistica. Decisamente più importante fu la frequentazione di Cesare Corte e di Gio Carlo Doria, che nel 1614 seguì a Milano nella veste di consulente artistico. Nella città lombarda il pittore ebbe modo di conoscere di persona il Procaccini, il Cerano e il Mazzucchelli aggiornando la sua arte e proprio a Milano lo sappiamo intento a dipingere ritratti riscuotendo un successo ragguardevole, senza tralasciare la passione per la letteratura e gli interessi musicali. Scorrendone la produzione, possiamo intuire il predominante studio dei lumi, il loro utilizzo per delineare le forme e gli spazi, secondo una ricerca che ha i suoi presupposti nell'arte del Paggi ma che in Borzone non si tramuta in atto plastico o, per meglio dire, lo induce a impastare il colore con la luce arrivando a disfarne le stesure e in alcuni casi, il procedimento assottiglia la materia dipinta alla stregua delle tele mature di Cambiaso, giocando con le preparazioni e le calibrate velature a vernice, misurando i chiari e gli scuri secondo una sperimentazione che sarà decisiva per i suoi allievi. È quindi necessario esaminarne i dipinti correggendo la semplicistica lettura nell'ottica caravaggesca perché conseguiti con una tecnica discorde, dagli esiti nettamente distanti e pertinenti alla compagine tenebrosa di matrice manieristica. Per Caravaggio e i suoi immediati seguaci la luce era rivelatoria di forme che spiccavano a tutto tondo dal fondale scuro, all'opposto per il Borzone le forme si tramutano come disse Pesenti in 'inquiete apparenze', collocando l'artista tra i precursori di quella ricerca chiaroscurale che accomunerà Gioacchino Assereto, Orazio de Ferrari e Giovan Battista Langetti. Tornando all'opera qui presentata, si rivela una delle sue prove migliori, comprovando la fama di ritrattista ricordata dalle fonti (Soprani, p. 181) ed è stata collocata cronologicamente da Anna Orlando alla tarda maturità, in analogia con il Ritratto di Giorgio Adorno, Il Ritratto di Lorenzo Raggi e il Ritratto di uomo seduto (cfr. Orlando 2020, p. 42, fig. 62).

      Wannenes Art Auctions
    • LUCIANO BORZONE
      Sep. 21, 2021

      LUCIANO BORZONE

      Est: €4,000 - €7,000

      (Genova, 1590 - 1645) Ritratto d'uomo Olio su tela, cm 92X72 Bibliografia: V. Sgarbi, Candidato a una seduta di analisi. Un personaggio dipinto da Borzone, talmente denso di verità e di vita da non temere il confronto con un altro più famoso ritratto del Guercino, in Corriere della sera Arti, del 25 marzo 2016, ad vocem A. Orlando, La parte dei naturalisti genovesi: Borzone, Fiasella e Magnasco, in Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi genovesi, catalogo della mostra a cura di A. Orlando, A. Marengo, Genova 2020, p. 42, fig. 62 A. Orlando, Luciano Borzone ritrattista tra la Genova repubblicana e la Milano spagnola. Nuovi elementi per un catalogo e una cronologia, in Napoli, Genova, Milano, scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610 - 1640), atti del convegno di studi a cura di L. Magnani, A. Morandotti, D. Sanguineti, G. Spione, L. Stagno, Milano 2020, p. 313, fig. 8 È Vittorio Sgarbi ad azzardare il confronto tra il ritratto qui presentato con quello di Francesco Righetti realizzato da Guercino tra il 1626 ; 1628 (cfr. N. Turner, The Paintings of Guercino. A revised and Expanded Catalogue raisonné, Roma 2015, pp. 438, n. 151). Infatti, tra i due personaggi sembra intercorrere una medesima affinità spirituale che cogliamo nelle espressioni e nel simile portamento emotivo. Tuttavia, si deve sottolineare come Borzone abbia messo in atto un'anomalia di straordinaria modernità, raffigurando l'effigiato con lo sguardo rivolto altrove, come se qualcosa o qualcuno avesse rapito la sua attenzione. La posa non tradisce alterigia, disinteresse o un'indole sfuggente, ma svela l'umanità di un gesto estemporaneo, permettendo all'autore di offrirci un inaspettato brano di realtà. Cosicché, l'opera si differenzia e si distingue ancora per l'assenza di ogni insegna, attributo o un qualsivoglia indizio di censo, Borzone non mostra alcuna preoccupazione iconografica, toccando nell'esito una interessantissima analogia con la ritrattistica di Velasquez e la sua capacità di catturare l'uomo in quanto tale. Il dipinto si rivela una delle sue prove migliori, comprovando la fama di ritrattista ricordata dalle fonti (Soprani, p. 181) e la sostenuta indole naturalista, capace di far proprie le diverse tematiche: lombarde e manfrediane accostandosi, come fece il Merisi, agli impasti d'ascendenza veneta dell'ultimo Tiziano, Tintoretto e Palma il Giovane codificati come quadri alla giorgionesca, senza dimenticare che dal 1621 l'arte genovese si confronterà con Van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641), elegante meditatore sull'uso del colore lagunare, delle velature e dei tinti contrasti dell'ombra, a cui il Borzone non rimase immune. Bibliografia di riferimento: R. Soprani, Le vite de' pittori... genovesi, Genova 1674, pp. 179 ; 185 C. Manzitti, Riscoperta di Luciano Borzone, in Commentari, XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210-222 C. Manzitti, Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in Paragone, XXII (259), 1971, pp. 31 - 42 F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, pp. 67-76 A. Manzitti, Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore, in Studi di Storia delle Arti, (11), 2004-2010, pp. 105 ; 117 A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, ad vocem A. Manzitti, Luciano Borzone: da Genova a Milano e ritorno, in Napoli, Genova, Milano, scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610 ¿ 1640), atti del convegno di studi a cura di L. Magnani, A. Morandotti, D. Sanguineti, G. Spione, L. Stagno, Milano 2020, pp. 299 ; 307

      Wannenes Art Auctions
    • LUCIANO BORZONE
      Jun. 15, 2021

      LUCIANO BORZONE

      Est: €8,000 - €12,000

      (Genova, 1590 - 1645) La conversione di Santa Caterina d'Alessandria Olio su tela, cm 166,5X120 Provenienza: Torino, mercato antiquario 2012 Genova, Collezione privata Esposizioni: Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento, catalogo della mostra a cura di A. Manzitti, Genova 18 dicembre 2015 ; 28 febbraio 2016 Bibliografia: A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, pp. 174 ; 175, n. A36, tav. XIII Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte e la lezione dei milanesi, con autentica autonomia di mestiere. Così, anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito più in termini narrativi che pittorici, regolato da un colorismo costruito a velatura e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani, senza dimenticare i contributi d'ascendenza romana di Domenico Fiasella. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame che esprime in maniera eloquente la raffinatezza raggiunta dal maestro durante il quarto decennio. Altresì importante è coglierne la sprezzatura iconografica, originale e felicemente svincolata dalla tradizione, in cui la spontanea costruzione narrativa, pare coniugare aspetti squisitamente classici e neomanieristici con apprezzabile grazia formale. Le misure della tela invece suggeriscono la sua funzione di pala, destinata a decorare una cappella. L'opera è corredata da una scheda critica di Anna Orlando. Bibliografia di riferimento: C. Manzitti, Riscoperta di Luciano Borzone, in Commentari, XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210 - 222 C. Manzitti, Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in Paragone, XXII (259), 1971, pp. 31-42 F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, pp. 67 ; 76 A. Manzitti, Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore, in Studi di Storia delle Arti, (11), 2004 ; 2010, pp. 105 ; 117

      Wannenes Art Auctions
    • LUCIANO BORZONE (attr. a)
      Jun. 15, 2021

      LUCIANO BORZONE (attr. a)

      Est: €500 - €800

      (Genova, 1590 - 1645) Giuditta e Oloferne Olio su tela cm 81,5X64 Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte e la lezione dei milanesi, con autentica autonomia di mestiere. Così, anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito più in termini narrativi che pittorici, regolato da un colorismo costruito a velatura e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani, senza dimenticare i contributi d'ascendenza romana di Domenico Fiasella. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame, che esprime in maniera eloquente la raffinatezza raggiunta dal maestro durante il quarto decennio. Bibliografia di riferimento: A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • Luciano Borzone
      Jun. 09, 2020

      Luciano Borzone

      Est: €40,000 - €60,000

      Please note the exact Buyer’s Premium charges which can be found in the Conditions of Sale in the Terms below. (Genoa 1590–1645) Saint Jerome, signed lower right: LVCIANO/BORZONE/FACEVA, oil on canvas, 152 x 120 cm, framed Provenance: Collection of Infante Don Sebastiàn Gabriel de Borbòn y Braganza, Madrid and Naples, 1811-1875 (according to the monogram SG surmounted by a crown on the reverse); with Manuel Gonzales, Madrid, from 1971; Private collection, Spain, from 2015 Literature: C. Manzitti, Influenze Caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in: Paragone, no. 259, 1971, p. 38, fig. 25 (as Luciano Borzone); F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genoa 1986, p. 70, illustrated p. 67 fig. 45 (as Luciano Borzone); P. Pagano/M. C. Galassi, La pittura del 600 a Genova, Milan 1988, fig. 98 (as Luciano Borzone); G. V. Castelnovo, La prima metà del Seicento: dall’Ansaldo a Orazio de Ferrari, in: La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, ed. by C. Bozzo Dufour, Genoa 1987, p. 127 (as Luciano Borzone); C. Manzitti, Luciano Borzone, in: La pittura in Italia. Il Seicento, II, Milan 1989, p. 649 (as Luciano Borzone); L. Ghio Vallarino, Genova nell’età Barocca, exhibition catalogue, Genoa, Palazzo Spinola, 2 May-26 July 1992, p. 102; A. E. Pérez Sànchez, Pittura genovese in Spagna nel Seicento, in: Genova e la Spagna: opere, artisti, committenti, collezionisti, ed. by P. Boccardo et al., Cinisello Balsamo 2002, p. 209 (as Luciano Borzone); A. Orlando, Dipinti Genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato, Turin 2010, p. 48 (as Luciano Borzone); A. Manzitti, Luciano Borzone: 1590-1645, Genoa 2015, p. 158 cat. no. A9 (as Luciano Borzone); A. Orlando, Il Caravaggismo Genovese. Strozzi, Fiasella, Borzone, Assereto, Orazio de Ferrari e altre comparse, in: Caravaggio e i genovesi. Committenti, collezionisti, pittori, exhibition catalogue, ed. by A. Orlando, Genoa 2019, p. 233, illustrated p. 235 fig. 40 (as Luciano Borzone) The present painting is registered in the Fototeca Zeri as Luciano Borzone (no. 60347). According to the monogram SG surmounted by a crown printed on the back of the canvas, this work belonged to the Infante Don Sebastiàn Gabriel de Borbòn y Braganza. Manzitti documented its presence in the collection of Manuel Gonzales in Madrid (see Manzitti 1971 in literature). Here Saint Jerome is represented gazing on the crucifix in a moment of meditation. He rests his head on his left hand, while in his right he holds the sacred scriptures and a skull rests on his lap: these are his attributes, emblematic of his life as a hermit. The present painting is considered to be among Luciano Borzone’s first works, characterised by a certain formal rigour, as well as an interest in naturalism. The Saint’s expression reveals how Borzone had already learnt to observe nature. This Saint Jerome by Borzone has been compared by Manzitti (see literature 1971) on chronological grounds to the Baptism of Christ in the Museo di Palazzo Bianco, Genoa (inv. no. PB 348) which was executed for the church of Santo Spirito between 1620 and 1621. Owing to their similar lighting effects, chiaroscuro and sculptural qualities, both paintings already reveal evident ties with the Lombard painters whom Borzone could have studied in the collection of his patron, Giovanni Carlo Doria. Moreover, this was also a crucial moment for the development of painting in Genoa due to the influence of painters from Tuscany, Orazio Gentileschi and Giovanni Battista Paggi, from whom Borzone took inspiration for the formal elegance of the present Saint Jerome. In the present compostion Borzone skilfully combined Tuscan mannerism with the new-found realism of the Caravaggists, demonstrating that he was among the first to embrace the innovations of Caravaggio. The emotive warmth with which this Saint Jerome is imbued connotes the artist’s adherence to the new realist creed of the Caravaggists (see Orlando 2010 in literature) and it can also be compared to the painter’s Saint Francis in meditation in the Galleria dell’Accademia Albertina, Turin (inv. no. 98). Luciano Borzone’s biography is provided by Soprani (see R. Soprani, Le vite de’ pittori..., Genoa 1674, pp. 179-185): he was born in Genoa in 1590, where he was initially trained by his uncle, the portraitist Filippo Bertolotto. In circa 1606 he entered the studio of Cesare Corte. He knew the poet Gabriello Chiabrera who dedicated various sonnets to his painter-friend that were later published in his collection Delle Poesie of 1618 (see A. Manzitti 2015 in literature). In 1612 Borzone took on Gioacchino Assereto as his pupil and in the same period he accompanied his patron Giovanni Carlo Doria to Milan where he was able to observer to new innovations in Milanese art (see L. Ghio Vallarino in literature).

      Dorotheum
    • GIOACCHINO ASSERETO Adoración de los pastores. Oil on canvas.
      Dec. 18, 2019

      GIOACCHINO ASSERETO Adoración de los pastores. Oil on canvas.

      Est: -

      GIOACCHINO ASSERETO 1600 Génova 1649 Adoración de los pastoresGénova Gioacchino Assereto es un pintor italiano de principios del Barroco, activo en su ciudad natal. A los doce años ya se encontraba en el estudio de Luciano Borzone (Génova, 1590 – Milán, 1645) pasando posteriormente al taller de Ansaldo. Es sabido que frecuentó la Academia del Desnudo instituida por Gian Carlo Doria en la cual recibió la influencia de importantes artistas Lombardos que dejarán un poso manierista en su primera fase artística. Posteriormente encontramos en su obra una propensión naturalística heredada de los caravaggistas genoveses del paisaje. Este interés le haría trasladarse a Roma, donde el arte de los caravaggistas de la segunda generación no llegaría a convencerle. En la década de 1640 se dedicó a estudiar en profundidad a Rubens y Van Dyck, y como consecuencia de ello su pintura se hizo más vivaz y agitada. Además, introduce una gran implicación emotiva en sus obras gracias al empleo de luces y colores que ponen de manifiesto el conocimiento de lo veneciano. El óleo sobre lienzo que ocupa esta catalogación representa la Adoración de los pastores. Se trata de un episodio Evangélico muy frecuente en el arte cristiano. Forma parte del ciclo de la Natividad, se sitúa inmediatamente después del nacimiento de Jesús y de la anunciación a los pastores. Tras recibir el mensaje angélico de que el Mesías ha nacido, los pastores acuden a su lugar del nacimiento, típicamente descrito como un pesebre. En primer plano, en el centro luminoso del lienzo aparece el Niño Jesús durmiendo serenamente en una cuna sobre almohadones y tapado por una manta verde. Tiene cabello rubio y claras carnaciones con rasgos sonrojados. Tras el protagonista encontramos una Virgen María que viste túnica blanca cubierta por manto color marrón verdoso. Lleva su mano derecha al pecho y gira la cabeza hacia su derecha y eleva la mirada hacia San José que se encuentra en la esquina superior izquierda. Está representado como hombre calvo de avanzada edad de pelo y barba blancos. Viste túnica amarilla verdosa bajo manto color ocre y señala con su dedo índice derecho al mesías. A su alrededor hay cinco pastores asombrados mirando al Niño dormido. En la esquina inferior derecha de la obra el autor ha pintado una tela roja de abundantes pliegues. En el fondo, tras una columna, un niño con turbante blanco mira la escena. En esta pieza encontramos los característicos rasgos estilísticos de su autor, Gioacchino Asseretto. Es inconfundible el tratamiento de la luz y los claros oscuros. Esta Adoración de los pastores es comparable compositivamente con su obra titulada “Moisés” de hacia 1640. A su vez, Asseretto repite personajes con los mismos rasgos fisonómicos en similares posiciones en todos sus cuadros. Podemos reconocer algunos de nuestros personajes en varias composiciones como la anciana que aparece a mano derecha que también encontramos en “Isaac bendice a Jacob” de 1640 entre otras. Óleo sobre lienzo 183,5 x 184,5 cm Pintura antigua y S. XIX

      Isbilya Subastas
    • Luciano Borzone (Genova 1590-1645), Susanna e i vecchioni
      Dec. 13, 2019

      Luciano Borzone (Genova 1590-1645), Susanna e i vecchioni

      Est: €16,000 - €18,000

      olio su tela, cm 113x142, Bibliografia: A. Manzitti, Luciano Borzone 1590-1645, Sagep Editori, Genova 2015 Esposizioni: Luciano Borzone; pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento, Palazzo Nicolosio Lomellini di Strada Nuova Genova, 18 dicembre 2015 - 28 febbraio 2016

      Cambi Casa d'Aste
    • Luciano Borzone, 1590 – 1645
      Dec. 05, 2019

      Luciano Borzone, 1590 – 1645

      Est: €22,000 - €24,000

      CHRISTUS UND DIE EHEBRECHERIN Öl auf Leinwand. 124 x 148 cm. Anbei in Kopie eine Expertise von Gianni Papi. Vor braunem Grund die halbfigurige Gruppe von Christus, dessen Haupt von Strahlen umfangen wird, der rechts erscheineneden Ehebrecherin und den Gelehrten, welche in die Diskussion eingebunden sind, ob die Frau gesteinigt werden soll. (12115120) (13) Luciano Borzone, 1590 – 1645 CHrist and the Adulteress Oil on canvas. 124 x 148 cm. Copy of an experts report by Gianni Papi enclosed.

      Hampel Fine Art Auctions
    • LUCIANO BORZONE
      Dec. 03, 2019

      LUCIANO BORZONE

      Est: €5,000 - €8,000

      (Genova, 1590 - 1645) Fuga in Egitto Olio su tela, cm 180X142 Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte e la lezione dei milanesi, con autentica autonomia di mestiere. CosÏ, anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito piu' in termini narrativi che pittorici, regolato da un colorismo costruito a velatura e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani, senza dimenticare i contributi d'ascendenza romana di Domenico Fiasella. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame, che esprime in maniera eloquente la raffinatezza raggiunta dal maestro durante il quarto decennio. Altresi' importante é coglierne la sprezzatura iconografica, originale e felicemente svincolata dalla tradizione, in cui la spontanea costruzione narrativa, pare coniugare aspetti squisitamente classici e neomanieristici con apprezzabile grazia formale. Le misure della tela invece, suggeriscono la sua funzione di pala, destinata a decorare una cappella. Ringraziamo Anna Manzitti per aver confermato l'attribuzione del dipinto. Bibliografia di riferimento: C. Manzitti, 'Riscoperta di Luciano Borzone', in 'Commentari', XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210-222 C. Manzitti, 'Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone', in 'Paragone', XXII (259), 1971, pp. 31-42 F. R. Pesenti, 'La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento', Genova 1986, pp. 67-76 A. Manzitti, 'Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore', in 'Studi di Storia delle Arti', (11), 2004-2010, pp. 105-117 A. Manzitti, 'Luciano Borzone', Genova 2014, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • BORZONE, LUCIANO
      Mar. 29, 2019

      BORZONE, LUCIANO

      Est: CHF1,200 - CHF1,800

      BORZONE, LUCIANO (1590 Genoa 1645), IN THE MANNER OF The Adoration of the Shepherds. Pen and brush and brown ink, heightened in white. 35 x 41.2 cm. Provenance: - Private collection, Switzerland. --------------- BORZONE, LUCIANO (1590 Genua 1645), IN DER ART/ auch PSEUDO-GHERARDI, RÖMISCH, 17. JAHRHUNDERT Die Anbetung der Hirten. Feder und Pinsel in Braun, weiss gehöht. Mit der Feder unten links nummeriert: 13. Unten rechts nummeriert: 12(?) 35 x 41,2 cm. Provenienz: - Privatbesitz Schweiz.

      Koller Auctions
    • Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645), Scena di guarigione
      Oct. 10, 2018

      Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645), Scena di guarigione

      Est: €8,000 - €12,000

      olio su tela, cm 128x173

      Cambi Casa d'Aste
    • Luciano Borzone (1590-1645), Madonna con Bambino e Santi
      Nov. 15, 2016

      Luciano Borzone (1590-1645), Madonna con Bambino e Santi

      Est: €2,500 - €3,000

      olio su tela, cm 137x110 (difetti), Si ringrazia Camillo Manzitti per aver confermato l’attribuzione di questo dipinto

      Cambi Casa d'Aste
    • Circle of Luciano Borzone (1590-1645) - Crucifixion of Christ
      Jul. 08, 2015

      Circle of Luciano Borzone (1590-1645) - Crucifixion of Christ

      Est: £2,000 - £3,000

      Oil on canvas 171 x 120 cm. (67 1/4 x 47 1/4 in)

      Dreweatts 1759
    • Attribué à Luciano BORZONE (Gênes 1560 - 1645) Marine Toile 31 x 43 cm Nombreux manques
      Mar. 25, 2015

      Attribué à Luciano BORZONE (Gênes 1560 - 1645) Marine Toile 31 x 43 cm Nombreux manques

      Est: €1,500 - €2,000

      Attribué à Luciano BORZONE (Gênes 1560 - 1645) Marine Toile 31 x 43 cm Nombreux manques

      Tajan
    • Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645) "Scena di miracolo"
      Oct. 29, 2013

      Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645) "Scena di miracolo"

      Est: €12,000 - €15,000

      Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645) "Scena di miracolo" olio su tela, cm 128x173

      Cambi Casa d'Aste
    • AFTER LUCIANO BORZONE, (ITALIAN 1590-1645), BLIND BELISARIUS BEGGING
      Jun. 18, 2013

      AFTER LUCIANO BORZONE, (ITALIAN 1590-1645), BLIND BELISARIUS BEGGING

      Est: $1,000 - $1,500

      AFTER LUCIANO BORZONE (italian 1590-1645)/span BLIND BELISARIUS BEGGING oil on canvas 37 x 40 in. (94 x 101.6cm) provenance: /spanAn Estate, Pennsylvania. note:/span This painting is after the original in Chatsworth House, England.

      Freeman's | Hindman
    • Drawing attr. Luciano Borzone, Italian, 17th c.
      Jun. 30, 2012

      Drawing attr. Luciano Borzone, Italian, 17th c.

      Est: $400 - $600

      Attributed to Luciano Borzone (Genova 1590-1645), graphite on woven paper, "Flogging of Christ", unsigned. Artist name written later below work. Sight: 9-1/4 x 7, Frame: 18-1/2 x 16. Italian, possibly 17th century. Newer gilt molded frame. Provenance: Estate of Judge W. Dale Young, Maryville, TN.

      Case Antiques, Inc. Auctions & Appraisals
    • Luciano Borzone (Genova 1590-1645)
      Nov. 25, 2011

      Luciano Borzone (Genova 1590-1645)

      Est: €15,000 - €20,000

      Luciano Borzone (Genova 1590-1645) San Francesco in estasi olio su tela 120x106 cm

      Christie's
    • LUCIANO BORZONE 1590-11645, tillskriven
      May. 25, 2011

      LUCIANO BORZONE 1590-11645, tillskriven

      Est: kr30,000 - kr40,000

      LUCIANO BORZONE 1590-11645, tillskriven Skeppsbrott Olja på duk, 39 x 54 cm. Attributed to. Oil on canvas. EXPERTIS: Cabinet Turquin, Stéphane Pinta, Paris

      Stockholms Auktionsverket
    • LUCIANO BORZONE
      Jun. 08, 2010

      LUCIANO BORZONE

      Est: €30,000 - €40,000

      LUCIANO BORZONE GENOVA 1590-1645 RITRATTO DI SENATORE CON LETTERA IN MANO olio su tela 112 x 93.5 cm

      Sotheby's
    • Luciano Borzone , Genoa 1590 - 1645 St. Peter oil on canvas
      Jun. 05, 2008

      Luciano Borzone , Genoa 1590 - 1645 St. Peter oil on canvas

      Est: $20,000 - $30,000

      oil on canvas

      Sotheby's
    • A soldier kneeling before an old man
      Apr. 23, 2008

      A soldier kneeling before an old man

      Est: £7,000 - £10,000

      Attributed to Luciano Borzone (Genoa 1590-1645) A soldier kneeling before an old man oil on canvas 54 x 62½ in. (137.2 x 158.7 cm.)

      Christie's
    • Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645)
      Apr. 14, 2005

      Luciano Borzone (Genova 1590 - 1645)

      Est: €22,000 - €28,000

      Ritratto di nobiluomo, Bildnis eines Edelmannes in schwarzseidenem Gewand, Öl auf Leinwand, 53 x 43 cm, gerahmt, (Wo) Provenienza: collezione privata europea; europäische Privatsammlung Perizia/Gutachten: Prof. Giancarlo Sestieri, 6 febbraio 2005 come opera autografa di Luciano Borzone: “Infatti nella vigorosa intensità, sia materica che espressiva, di questo dipinto, dal modellato attento ai valori plastici e ai giochi della luce, ma ottenuto con un dipingere rapido es essenziale, affiorano suggestioni sia dello Strozzi che del van Dyck.” Luciano Borzone fu amico intimo di Orazio Gentileschi, attivo a Genova tra il 1621 e il 1623. Il Prof. Sestieri confronta il dipinto presente con alcuni dei più validi “ritratti” nella Pinacoteca Sabauda a Torino e in diverse altre collezioni.

      Dorotheum
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