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Pietro Melchiorre Ferrari Sold at Auction Prices

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  • Pietro Melchiorre Ferrari 1735 Sissa-1787 Parma Figure di vestali
    Jun. 13, 2024

    Pietro Melchiorre Ferrari 1735 Sissa-1787 Parma Figure di vestali

    Est: €400 - €500

    reca antica attribuzione all'artista in basso a destra

    Cambi Casa d'Aste
  • PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)
    Nov. 29, 2022

    PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)

    Est: €2,000 - €3,000

    (Sissa, 1735 - Parma, 1787) Conversation Piece Olio su tela, cm 49X63 Melchiorre Ferrari fu allievo di Giuseppe Baldrighi (Stradella, 1722 - Parma, 1803), ma lo sappiamo altresì a Bologna nella bottega di Angelo e Vittorio Bigari. La sua produzione ritrattistica è di notevole qualità, in virtù di una spiccata sensibilità descrittiva. La sua arte tradisce altresì le suggestioni di artisti francesi, la cui conoscenza si deve alle opere commissionate dai duchi di Parma per le proprie collezioni ma certamente il fermento culturale della corte, promosso dal ministro du Tillot, agevolò il gusto del pittore. Se durante i primi anni le sue opere, specialmente quelle a destinazione ecclesiastica, risentono di un certo eclettismo evocando i modi carracceschi e del Cinquecento parmense, negli anni successivi, Ferrari metterà in atto un ordine di sensibilità rocaille. Ai primi anni Sessanta si collocano i primi ritratti, ricordiamo quello di Bettinelli del 1763 conservato alla Pinacoteca Stuard, quello di du Tillot e quello di Don Ferdinando di Borbone, entrambi appartenenti alla Galleria Nazionale. Di grande interesse sono altresì il ritratto del protofisico Torregiani delle collezioni della Cassa di Risparmio di Parma e del medico Camuti (collezione privata), che tradiscono l'influenza di Baldrighi ma denotano una prossimità con la coeva pittura inglese, per il gusto dell'esatta descrizione dei costumi, per l'espressione confidenziale (Riccomini, 1977, p. 130). In questo milieu culturale di sapore internazionale si colloca la tela in esame, che oltre a influenze francesi mostra sensibilità veneziane e i protagonisti si rivelano veri e propri ritratti. Bibliografia di riferimento: E. Riccomini, I fasti, i lumi, le grazie. Pittori del Settecento parmense, Parma 1977, pp. 111-134 L. Fornari Schianchi, Il momento illuminista nell'arte parmense del '700 (Baldrighi - F. Bossi), in L'arte a Parma dai Farnese ai Borbone, Bologna 1979, pp. 111-122 G. Cirillo, G. Godi, La Pinacoteca Stuard di Parma, Parma, 1987, ad indicem

    Wannenes Art Auctions
  • PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)
    Jun. 09, 2022

    PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)

    Est: €200 - €500

    (Sissa, 1735 - Parma, 1787) Ritratto di Giuseppe Abbati Olio su tela, cm 83X64 Melchiorre Ferrari fu allievo di Giuseppe Baldrighi (Stradella, 1722 - Parma, 1803), ma lo sappiamo altresì a Bologna nella bottega di Angelo e Vittorio Bigari. La sua produzione ritrattistica è di qualità, in virtù di una sensibilità descrittiva e una rara acutezza nel cogliere l'introspezione psicologica degli effigiati. La sua arte tradisce altresì le suggestioni attinte dalle opere di artisti francesi come Watteau, Fragonard e Boucher commissionate dai duchi di Parma per le proprie collezioni, ma certamente il fermento culturale della corte, promosso dal ministro du Tillot, agevolò il gusto del pittore. Se durante i primi anni le sue opere, specialmente quelle a destinazione ecclesiastica, risentono di un certo eclettismo, evocando i modi carracceschi e del Cinquecento parmense, negli anni successivi Ferrari metterà in atto un ordine di sensibilità classicista in armonia con le istanze rocaille. 

    Wannenes Art Auctions
  • PIETRO MELCHIORRE FERRARI
    Nov. 26, 2021

    PIETRO MELCHIORRE FERRARI

    Est: €4,000 - €6,000

    (Sissa, 1735 - Parma, 1787) Ritratto di uomo Olio su tela, cm 60,5X50,5 Inscritto sul retro: PETRUS FERRARI PINXIT MDCCLXXII Vedi scheda al lotto precedente.

    Wannenes Art Auctions
  • PIETRO MELCHIORRE FERRARI
    Nov. 26, 2021

    PIETRO MELCHIORRE FERRARI

    Est: €5,000 - €8,000

    (Sissa, 1735 - Parma, 1787) Ritratto di gentildonna Olio su tela, cm 62X51 Inscritto sul retro: PETRUS FERRARI PINXIT MDCCLXXII Pietro Melchiorre Ferrari fu il miglior allievo di Giuseppe Baldrighi (Stradella, 1722 - Parma, 1803), ma lo sappiamo altresì a Bologna nella bottega di Angelo e Vittorio Bigari. La sua produzione ritrattistica è di qualità eccelsa, in virtù di una straordinaria sensibilità descrittiva e una rara acutezza nel cogliere l'introspezione psicologica degli effigiati. La sua arte tradisce altresì le suggestioni attinte dalle opere di artisti francesi come Watteau, Fragonard e Boucher commissionate dai duchi di Parma per le proprie collezioni, ma certamente il fermento culturale della corte, promosso dal ministro du Tillot, agevolò il gusto del pittore. Se durante i primi anni le sue opere, specialmente quelle a destinazione ecclesiastica, risentono di un certo eclettismo evocando i modi carracceschi e del Cinquecento parmense, negli anni successivi Ferrari metterà in atto un ordine di sensibilità classicista in armonia con le istanze rocaille. Ai primi anni Sessanta si collocano i primi ritratti importanti, ricordiamo quello di Bettinelli del 1763 conservato alla Pinacoteca Stuard, quello di du Tillot, giudicato dalla Fornari Schianchi di grande virtuosismo ottico e pittorico e quello di Don Ferdinando di Borbone, entrambi appartenenti alla Galleria nazionale. Di grande interesse sono altresì il ritratto del protofisico Torregiani delle collezioni della Cassa di Risparmio di Parma e del medico Camuti (collezione privata), che tradiscono l'influenza di Baldrighi, ma denotano una prossimità con la coeva pittura inglese, per il gusto dell'esatta descrizione dei costumi, per l'espressione indagata e confidenziale (Riccomini, 1977, p. 130). Bibliografia di riferimento: E. Riccomini, I fasti, i lumi, le grazie. Pittori del Settecento parmense, Parma 1977, pp. 111-134 L. Fornari Schianchi, Il momento illuminista nell'arte parmense del '700 (Baldrighi - F. Bossi), in L'arte a Parma dai Farnese ai Borbone, Bologna 1979, pp. 111-122 G. Cirillo, G. Godi, La Pinacoteca Stuard di Parma, Parma, 1987, ad indicem

    Wannenes Art Auctions
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