Pauwels Franck (gen. "Paolo Fiammingo"), Nachfolge 1540 o. 1546 Antwerpen - 1596 Venedig Diana and Actaeon Inscribed "J. Roittenhammer" and indistinctly numbered 87(...?) upper right. Numbered NSS43 verso. Oil auf copper. 20 x 26.5 cm. Restored. Minor damage. Minor damage to frame (27 x 33 cm). Cf. the copperplate engraving by Aegidius Sadeler after "Paulus fransischi", Hollstein XXI, page 30, number 104. provenance: private collection, South Germany.
oil on canvas, without frame 114 x 147.5 cm The work is based on the invention of Paolo Fiammingo (Antwerp 1540 - Venice 1596), depicting the Summer, at the Prado Museum, part of a serie of four paintings dedicated to the Seasons.
Betsabea al bagno Olio su tela, 94,5x113,5 cm Il dipinto è una raffinata versione del celebre episodio biblico di Betsabea al bagno che viene vista da Re Davide che se ne innamora nonostante la donna sia sposata. Dal desiderio di Davide verrà la morte del marito di Betsabea mandato da Davide in guerra in prima linea. La scritta sullo scudo che il putto regge è tratta dal libro dell'Ecclesiasticus (9:8-10): Averte faciem tuam a muliere compta, et ne circumspicias speciem alienam. Propter speciem mulieris multi perierunt Ovvero: Distogli l'occhio da una donna avvenente, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti si sono rovinati. Il quadro è raffinato lavoro attribuibile al pittore di origine fiamminga Pauwels Francken detto Paolo Fiammingo, originario di Anversa. Francken si forma sulla cultura italianizzante diffusa in Fiandra tramite stampe e disegni. Si trasferìsce a Venezia verso il 1580 e da quel momento i suoi dipinti divengono un interessante mix fra arte fiamminga e veneta e riscuotono uno straordinario successo. Bibliografia: S. Mason Rinaldi, Paolo Fiammingo, in Saggi e memorie di storia dell'arte, Venezia 1978 B.W.Meijer, Paolo Fiammingo tra indigeni e 'forestieri' a Venezia, in Prospettiva, 1983
Positioned prominently in the foreground on the right, Noah stands alongside his wife and daughter-in-law, while his son, depicted only by his head, carries a metal vessel. Noah's wife wears a flat, wide-brimmed headdress reminiscent of the fashion of Roma women in the 16th century, a style associated with the notion that Roma people originated from "Little Egypt," a mythical region in the Orient. This cultural reference is reflected in the use of their attire in biblical paintings. On the left side of the composition, Noah's other sons and their wives make their way towards the ark, depicted with intricate detail. In the background, the ark looms, surrounded by pairs of animals and birds embarking on their journey. In contrast, on the right side of the scene, a village celebration near a castle symbolizes sinful humanity, heedless of divine commandments and destined to be wiped out by the impending Flood. God the Father observes these events from a cloud in the upper left corner. Characteristic of late Mannerist painting of the late 16th century, the composition features cool hues in the foreground robes and pale tones in the background architecture and animals. The deliberate arrangement of figures in dynamic poses, alongside the somewhat stylized color palette, aims to engage the viewer's imagination, inviting contemplation of the narrative's significance. Oil on canvas 70 × 91.5 cm
Pauwels Franck (gen. "Paolo Fiammingo"), Nachfolge 1540 o. 1546 Antwerpen - 1596 Venedig Diana and Actaeon Inscribed "J. Roittenhammer" and indistinctly numbered 87(...?) upper right. Numbered NSS43 verso. Oil auf copper. 20 x 26.5 cm. Restored. Minor damage. Minor damage to frame (27 x 33 cm). Cf. the copperplate engraving by Aegidius Sadeler after "Paulus fransischi", Hollstein XXI, page 30, number 104. provenance: private collection, South Germany.
PAUWELS FRANCKEN detto "IL FIAMMINGO" (Attr.le) (Anversa 1540 - Venezia 1596) Personaggi in costume dell'epoca con architetture sullo sfondo Olio su rame (piccole cadute di colore). cm 30 x 42 .
ALLEGORIE DES EHEBRUCHS Öl auf Leinwand. Doubliert. 96 x 149 cm. In vergoldetem ornamental verziertem Rahmen. Darstellung einer einfachen Bettstatt mit davorliegendem zu einem Stillleben arrangierten Mahl. Auf dem Bett eine Leichtbekleidete, die soeben von einer Frau vertrieben wird, der von ihrem Mann Hörner aufgesetzt worden waren, der an einem Tisch gelehnt schläft. Nach seiner Ausbildung und ersten Jahren künstlerischer Tätigkeit in seiner Heimatstadt Antwerpen ging Pauwels Franck 1573 nach Venedig, wo er den Rest seines Lebens bleiben sollte. Er italianisierte seinen Namen zu Paolo Fiammingo und wurde ein wichtiges Mitglied des manieristischen Kreises flämischer, venezianischer und florentiner Künstler. Fiammingo spezialisierte sich auf allegorische, zumeist großformatig angelegte Zyklen, wie u. a. die Fünf Sinne, die Vier Lebensalter des Menschen, die Vier Elemente, die Kontinente und Planeten. Gelegentlich arbeitete er mit anderen, wichtigen venezianischen Malern zusammen, wie Jacopo Tintoretto, insbesondere bei Landschaften. (1361801) (4) (13) Paolo Fiammingo Franceschi Dei, ca. 1540 – 1596, attributed ALLEGORY OF ADULTERY Oil on canvas. Relined. 96 x 149 cm.
PAUWELS FRANCK detto PAOLO FIAMMINGO (Attr.le) (Anversa 1540-Venezia 1596) Giuseppe al pozzo Olio su tela Bella cornice in legno laccato e dorato L'opera reca un'antica attribuzione tramandata oralmente in famiglia al maestro Lambert Sustris (Amsterdam 1515/1520 circa-Venezia 1574) Provenienza: Nobile famiglia catanese. cm 103 x 146.
Pauwels Franck o Paolo Fiammingo (Anversa 1540 circa - Venezia 1596) attribuito Cristo inchiodato alla croce Olio su tela 46,5 x 37,5 cm Sul monte Calvario, due sgherri trascinarono il corpo di Cristo sulla croce, mentre un terzo cominciò a battere i chiodi. Alle pendici del monte si trovava il piccolo corteo con coloro che assistettero alla crocifissione e con gli altri condannati. Sullo sfondo appare la città di Gerusalemme, dietro la quale si innalzano all'improvviso montagne azzurre e aguzze, di chiaro ricordo nordico. L'autore del dipinto è da riconoscere in un pittore nordico, seppur attivo nell'Italia settentrionale, che lasciò le Fiandre per trasferirsi a Venezia. La pennellata fluida, la minuziosa descrizione delle ossa in primo piano, l'attenzione per i modi di Tintoretto e Palma il Giovane declinati in una pittura più luminosa avvicinano piuttosto convintamente l’opera a Pauwels Franck, detto Paolo Fiammingo. È lecito sospettare l'esistenza di una fonte grafica: esiste infatti un'altra tela con la medesima composizione, in collezione privata, attribuita a Girolamo da Carpi ma ad evidenza più tarda di quasi mezzo secolo (Stanze bolognesi. La collezione Lauro, a cura di Daniele Benati e Pierluigi Giordani, Bologna 1994, pp. 61-62). Un'altra versione su ardesia, molto semplificata e priva del paesaggio, è al Los Angeles County Museum of Art, riferita al bolognese Giovanni Battista Cremonini. Va segnalato come il profilo di Gerusalemme sullo sfondo sia identico a quello che compare nel Giudizio di Paride della National Gallery of Art di Washington, registrata come opera di Paolo Fiammingo da Federico Zeri (http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/42718/Pauwels%20Franck%2C%20Giudizio%20di%20Paride). La versione qui presentata è quella di migliore qualità tra quelle finora note, con un’esecuzione più brillante e attenta. L'apertura amplissima del paesaggio contrasta con la lenticolare analisi degli arnesi, dei vasi e delle ossa, mentre il resto della folla sta ancora salendo lungo il pendio, sulla silenziosa sommità del Golgota pare quasi di sentire i colpi del martello. Il Cristo, sfinito, non oppone che una flebile resistenza. Pauwels Franck or Paolo Fiammingo (Antwerp ca. 1540 - Venice 1596) attributed Christ nailed to the cross Oil on canvas 46,5 x 37,5 cm
Studio of Pauwels Franck, called Paolo Fiammingo (Antwerp circa 1540-1596 Venice) Orpheus charming the animals oil on canvas 40.1 x 90.1cm (15 13/16 x 35 1/2in). For further information on this lot please visit the Bonhams website
(Anversa, 1540 circa - Venezia, 1596) Fuga in Egitto Olio su tela, cm 81X131 Maestro da Anversa, l'artista si trasferì a Venezia alla fine dell'ottavo decennio dove sarà noto con il nome di Paolo Fiammingo. In Italia si specializzò nel genere del paesaggio miscelando sapientemente la tradizione fiamminga con quella veneziana riscuotendo un grande successo.
Paolo Fiammingo (Antwerp, circa 1540 - Venice, 1596) and workshop. "The Triumph of the Sea" Oil on canvas. On repeated occasions Fiammingo painted allegories related to fishing, the sea, music or the earth in a large format and with a palette to the Venetian taste. 119 x 177 cm. Frame measurements: 138 x 206 cm. Medieval.
FIAMMINGO, PAOLO (EIGTL. FRANCK, PAUWELS) (Antwerpen 1540 - 1596 Venedig); Zugeschrieben - Attributed : Stufen der Bierherstellung als Allegorie des Herbstes; Feder in Braun über schwarzer Kreide, laviert und weiss gehöht, auf gräulichem Bütten; 23,6x30,3 cm (BG), gerahmt
ANTONIUS ABBAS UND PAULUS EREMITA Öl auf Leinwand. Doubliert. 125 x 95 cm. In schmalem bronziertem Rahmen. Der Überlieferung gemäß wird Paulus Eremita im Vordergrund gezeigt, wie er unter einer Palme sitzt und von einem Raben mit Brot versorgt wird. Kurz vor seinem Tod wird der 113-jährige Paulus von Antonius besucht, der laut Hieronymus selbst schon mit 90 Jahren hoch betagt war und mit seinem ihm attributiv zukommendem Schwein dargestellt wird. Diesen soll er gebeten haben, den Umhang zu holen, den Antonius von Bischof Athanasios erhalten hatte, um ihn nach seinem Ableben darin einzuhüllen. Der Schurz des Paulus mag auch Hinweis darauf geben, dass er als Schutzheiliger der Mattenflechter bekannt ist. Die manieristisch lagernde Vordergrundfigur ist typisch für Fiammingo und tritt bei unterschiedlicher Motivation im männlichen wie weiblichen Geschlecht zu Tage. Hier wird die Diagonale durch die Bewegung zum Raben motiviert, eine lagernde entblößte Frau in einem der Gemälde in Wien (Inv.Nr. 2360) hingegen empfängt soeben einen Kuss. Anmerkung: Die Lebensgeschichte des Paulus von Theben (angeblich 228-341 n. Chr.) wird in der Vita Pauli primi eremitae von Hieronymus (um 347-420 n. Chr.) überliefert. Der Antwerpener Maler war zunächst Meister der Gilde seiner Heimatstadt, wurde aber alsbald mit Aufträgen außerhalb seiner Heimat beehrt, wie etwa mit der Ausmalung des Fugger-Schlosses in Kirchheim, Schwaben. Ab 1573, 43-jährig, zog er nach Venedig, um dort dauerhaft zu bleiben und schließlich als Schüler von Domenico Robusti Tintoretto (1560-1635), gemeinsam mit dem großen Meister, im Palazzo Ducale zu arbeiten. Zu seinen bedeutensten Auftraggebern gehörte Kaiser Rudolf II. Werke seiner Hand in zahlreichen öffentlichen Sammlungen, vor allem auch in venezianischen Kirchen. Sein Malstil zeigt deutlich die Prägung durch Tintoretto und steht daher auch in einer gewissen Farb- und Kompositionsverwandtschaft mit dem Malerkreis der Bassano. Literatur: Vgl. Hieronymus, Vita Pauli primi eremitae, deutsche Übersetzung von Manfred Fuhrmann, in: Christen in der Wüste, Zürich und München 1983. (1300255) (3) (13) Paolo Fiammingo dei Franceschi, actually “Pauwels Franck”, ca. 1540 Antwerp – 1596 Venice, attributed SAINT ANTHONY ABBAS AND SAINT PAUL THE HERMIT Oil on canvas. Relined. 125 x 95 cm. Notes. One of his most important clients was Emperor Rudolf II. His works are held in numerous public collections, particularly in Venetian churches. His style of painting clearly shows the influence of Tintoretto and is therefore also related to the Bassano circle of painters with regards to colouration and composition. Literature: cf. Hieronymus, Vita Pauli primi eremitae, German translation by Manfred Fuhrmann, in: Christen in der Wüste. Zurich and Munich 1983.
Paesaggio con la salita al Calvario Olio su tela, cm 43,5X101,5 Attribuito nella collezione di appartenenza a Pauwels Franck, detto Paolo Fiammingo (Anversa 1540 - Venezia 1596), il dipinto è pittoricamente di qualità molto alta ed evoca con straordinarie sprezzature un paesaggio visionario, in cui l'arista evocando una luce lunare descrive la salita al Calvario. È indubbio che l'autore esibisce una eccellente sensibilità paesaggistica e gli esiti si possono ben confrontare con le opere estreme di Paolo Fiammingo, in analogia con il Paesaggio con ninfe e pescatori del Museo Civico di Vicenza. Anche in questo caso, sia pur dato un soggetto narrativo, la tela si manifesta nel suo essere un paesaggio puro, concettualmente nordico ma sviluppato con una tecnica quanto mai veneta e debitrice degli esempi di Jacopo Tintoretto. Si deve infatti ricordare che il nostro contribuì alle opere del Robusti dipingendo i brani di paesaggio, come nel San Rocco eremita conservato nella omonima chiesa veneziana (Rinaldi, 1978, p. 50, fig. 8), attestando la sua prerogativa in questo peculiare genere e il dipinto in esame allora si rivelerebbe un documento importante per comprendere l'evoluzione estrema del pittore. Bibliografia di riferimento: R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento, Milano, 1981, I, pp. 60-63 R. Pallucchini, Per la storia del manierismo a Venezia, in Da Tiziano a El Greco. Catalogo della mostra, Milano, 1981, pp. 61-63 S. Mason Rinaldi, Paolo Fiammingo, in Saggi e memorie di storia dell'arte, Venezia, 1978, 11, pp. 47-80-163-188 B. W. Meijer, Paolo Fiammingo tra indigeni e forestieri a Venezia, in Prospettiva, 1983, n. 32, pp. 20-32 M. Pietragiovanna, in Pinacoteca Civica di Vicenza. Dipinti dal XIV al XVI secolo, a cura di M. E. Avagnina, M. Binotto, G. C. F. Villa, Milano, 2003, pp. 399-400, n. 228
(Anversa, 1540 circa - Venezia, 1596) Fuga in Egitto Olio su tela, cm 81X131 Maestro da Anversa, l'artista si trasferì a Venezia alla fine dell'ottavo decennio dove sarà noto con il nome di Paolo Fiammingo. In Italia si specializzò nel genere del paesaggio miscelando sapientemente la tradizione fiamminga con quella veneziana riscuotendo un grande successo.
Attributed to Pauwels Franck, called Paolo Fiammingo (1540/6-1596), A rocky landscape with a farm between the trees and a town in the distance, brown ink on paper, 19x29 cm, Provenance: -Collection Mr. Jaap Wiegersma, Utrecht.
(Anversa, 1540 circa - Venezia, 1596) Scena di caccia Olio su tela, cm 88,5X115 Provenienza: Torino, Galleria Zabert (1986) Bibliografia: Artisti dal Gotico al romanticismo, catalogo n. 37, Torino 2001, n. 3 Archivio Federico Zeri n. 39128 Maestro ad Anversa nel 1561, Franck si forma sul gusto paesistico di sapore italianizzante e tizianesco diffuso dalle stampe e i disegni di Hieronimus Cock. Sappiamo che l'artista si trasferì a Venezia all'inizio dell'ottavo decennio, dove sarà noto con il nome di Paolo Fiammingo e miscelando sapientemente la tradizione fiamminga con quella veneziana riscosse uno straordinario successo. La critica, a partire da Antal, seguito dall'Arslan, dal Ballarin e Dalla Mason Rinaldi, suppose altresì un primo soggiorno fiorentino, mentre la prima opera realizzata a Venezia si riconosce nel San Girolamo con un donatore conservato nella chiesa arcipretale di Mirano che, databile alla fine degli anni Settanta, mostra un artista che ha ben assimilato la sensibilità cromatica e di stesura tintorettesca. Si deve ricordare che il nostro contribuì alle opere del Robusti dipingendo ad esempio il brano di paesaggio nel San Rocco eremita conservato nella chiesa di San Rocco (Rinaldi 1978, p. 50, fig. 8), attestando la sua qualità in questo peculiare genere. La tela in esame è quindi un documento importante per comprendere l'evoluzione del pittore in questi anni e la commistione della sua arte con gli esempi del Tintoretto, suggerendo di conseguenza una datazione matura in analogia con il Paesaggio con scena di caccia (cfr. Rinaldi 1978, p. 56, fig. 73) e il Paesaggio del Museo Civico di Vicenza (cfr. Rinaldi 1978, p. 56, fig. 69) collocabili nel corso degli anni Novanta. In queste tele l'artista riesce a evocare una visione di notevole efficacia, amplificando i primi piani includendo lo spettatore in una sensazione di contatto diretto con la natura, creando una sorta di simbiosi. Bibliografia di riferimento: R. Pallucchini, La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, I, pp. 60 ; 63 R. Pallucchini, Per la storia del manierismo a Venezia, in Da Tiziano a El Greco. Catalogo della mostra, Milano 1981, pp. 61 ; 63 S. Mason Rinaldi, Paolo Fiammingo, in Saggi e memorie di storia dell'arte, Venezia 1978, 11, pp. 47 ; 80; 163 ; 188 B. W. Meijer, Paolo Fiammingo tra indigeni e 'forestieri' a Venezia, in Prospettiva, 1983, n. 32, pp. 20 ; 32 M. Pietragiovanna, in Pinacoteca Civica di Vicenza. Dipinti dal XIV al XVI secolo, a cura di M. E. Avagnina, M. Binotto, G. C. F. Villa, Milano 2003, pp. 399 ; 400, n. 228
FRANCK, PAUWELS ('Paolo Fiammingo') ca. 1540 Antwerp - 1596 Venice Title: Allegory of Sin and Redemption. Technique: Oil on canvas. Mounting: Relined. Measurement: 55,5 x 140cm. Frame/Pedestal: Framed. Literature: S. Mason Rinaldi: Paolo Fiammingo. In Saggi e memorie di storia dell'arte, 11, 1978, p. 59, cat. 6, ill. 71 (as "The Parable of the Rich Man and Poor Lazarus"). Provenance: Private ownership, Italy. The painting shown here by the Flemish Pauwels Franck or, as he is mentioned in the Venetian painters' guild in 1594, Paolo Fiammingo, who died in Venice, appears very unusual, gloomy and threatening. It is not only the unusual life story of the painter who, trained in his native Antwerp, was influenced by his teacher Tintoretto in Italy and from there worked for Emperor Rudolph II or the Fugger family that is exciting. The format also indicates that the canvas was not made as an "ordinary" painting, but rather in the context of a room programme or a piece of furniture, e.g. above the back of a sofa. What is very special, however, is this very rare depiction, which with its many different elements, mostly dark and threatening, raises more questions than it answers. One possible reasonable interpretation is that the viewer is shown an allegorical representation of redemption from sin. On the right edge of the painting, which is dominated by a deep forest landscape, Eve sits on the shore, naked and looking at the forbidden fruit, while to the left the stormy sky casts lightning on Sodom, which has fallen prey to sin; people and animals flee from the burning ruins. The central focus of the painting is a naked female figure grasping her breasts - a quotation from depictions of the Temptation of St Anthony. She is looking at the main figure of the painting, a stretched-out sinner who is being handed poison in the form of a serpent's drink by two figures; the food spread out on the table, which also has devilish serpents running through it, is to be interpreted as a reference to gluttony. Both the devil in the form of a snake, which is already harassing the reclining man, as well as the fire, already blazing under his daybed, and the view into the mouth of hell are clear indications of what awaits him - if he does not turn to the Trinity, who appears to him above in the illuminated sky and promises salvation.
Attributed to Pauwels Franck, called Paolo Fiammingo (1540/6-1596), A rocky landscape with a farm between the trees and a town in the distance, brown ink on paper, 19x29 cm, Provenance: -Collection Mr. Jaap Wiegersma, Utrecht.
16th Century Italian School, (previously attributed to Franck, Pauwels) (AKA Paolo dei Franceschi, Fiammingo, Paolo, ) (Flemish 1540 (or 1546) - 1596), Standing Monk or Saint, sepia ink and red crayon on laid paper, 5.5 x 3 inches, two sided with putti floating in the sky on the reverse, with a hand gouged and gilded decorative frame and silk mats double sided measuring 15 x 13 inches, Provenance: Rifkin-Young Fine Arts, Riverdale N.Y.; The Estate of Lillian Raeff, Tenafly N. J.
ANTWERP SCHOOL, (LATE 16TH CENTURY) Feast of the Gods (Humanity before the Deluge?) pen and brown ink, traces of red and black chalks 220 x 330 mm (8 1/2 x 13 in.) The present work is close in composition to the painting by Pawels Franck called Paolo Fiammingo (1540-1596) representing Humanity before the Deluge with the Tornabuoni gallery, Florence.
PAUWELS FRANCK detto PAOLO FIAMMINGO (Anversa 1540 ca. - Venezia 1596) IL BATTESIMO DI GESÙ Olio su tela, cm. 117 x 158 PROVENIENZA Famiglia romana CONDIZIONI DEL DIPINTO Rintelo novecentesco. Due linee e alcuni punti di restauro in alto a sinistra. Scarsi piccoli punti di restauro sparsi sul resto della composizione. Il dipinto è in buono stato CORNICE Cornice in legno dorato con bordi a palmette e perlatura, della fine del XIX secolo
PAUWELS FRANCK, CALLED PAOLO FIAMMINGO (Antwerp, 1540 circa - Venice, 1596) Penitent Saint Jerome Oil on panel, cm. 85,5x69,5 The paintig is recorded and catalogued in the photo library of the Fondazione Federico Zeri (card n° 39129; inv. n° 94098). Upper left on the photography annotated in pencil: “PERIZIA LONGHI” / “BODART” (?).
PAOLO dei FRANCESCHI dit FIAMMINGO (1540-1596) Le déluge universel Importante huile sur toile rentoilée. Provenance : Finarte Rome 2008 et Collection privée Bruxelles. Condition : restaurations et usures, pas d'encadrement. Dimensions : 85 x 115 cm Peintre flamand né à Anvers où il est enregistré maître à la Guilde de Saint-Luc en 1561, Pauwels Franck dit Paolo Fiammingo ou dei Franceschi s'installe à Venise vers 1578 où il collabore aux peintures du Palais des Doges avec Le Tintoret. Il ouvre ensuite son propre atelier en y représentant des scènes mythologiques, allégoriques ou religieuses ainsi que des paysages dans lesquels se mêlent le romanisme flamand et la tradition vénitienne. Dans les années 1580, il produira notamment une série de peintures pour le Château Kirchheim près d'Augsbourg, résidence d'été de la famille Fugger. Œuvres au Musée des Beaux-Arts de San Francisco, Vienne et Budapest, National Gallery Londres, Le Prado Madrid, Pinacothèque Munich, Palais des Doges Venise, Duomo San Michele Mirano, etc.
(Anversa, 1540 circa - Venezia, 1596) Maddalena Olio su rame, cm 25X35 Maestro da Anversa, l'artista si trasferì a Venezia alla fine dell'ottavo decennio, dove sarà noto con il nome di Paolo Fiammingo. In Italia si specializzò nel genere del paesaggio miscelando sapientemente la tradizione fiamminga con quella veneziana riscuotendo un grande successo.
PAUWELS FRANCK, CALLED PAOLO FIAMMINGO (Antwerp, 1540 circa - Venice, 1596) Penitent Saint Jerome Oil on panel, cm. 85,5x69,5 The paintig is recorded and catalogued in the photo library of the Fondazione Federico Zeri (card n° 39129; inv. n° 94098). Upper left on the photography annotated in pencil: “PERIZIA LONGHI” / “BODART” (?).
ERWECKUNG DES LAZARUS Öl auf Holz. 37,5 x 146 cm. Ungerahmt. Beigegeben ein Gutachten von Prof. Emilio Negro. Pauwels Franck, bekannter jedoch unter dem Namen Paolo Fiammingo, wird ab 1561 im Register der Sankt Lukas Gilde von Antwerpen erwähnt. Gegen Ende der achten Dekade des 16. Jahrhunderts begab sich Franck nach Venedig, wo er in den Werkstätten von Jacopo Tintoretto (1518-1594) arbeitete. Wie das vorliegende schöne Gemälde zeigt, entwickelte er hier einen ganz persönlichen Stil, der zum einen voller Energie, zum anderen voller Eleganz ist. Dies gelang ihm besonders da er flämische Einflüsse mit typisch venezianischen zu verknüpfen wusste. Dabei wurde er nicht nur von Tintoretto, sondern auch von Schiavone (ca. 1510/15-1563) , Bassano (1510-1592) und Paolo Veronese (1528-1588) beeinflusst. Das Gemälde zeigt die Wiedererweckung des Lazarus durch Jesus, nachdem er vier Tage im Grab gelegen hatte (Joh., 11, 1-44). Es handelt sich bei dem vorliegenden Gemälde angesichts des ausgeprägt horizontalen Formats wahrscheinlich um eine Praedella. Man erkennt hier deutliche Parallelen zu anderen Werken von Paolo Fiammingo, wie zum Beispiel „Geburt der Athene” und „Flucht nach Ägypten” in der Galerie der Prager Burg, oder „Gott befiehlt dem Propheten Elias nach Zarephat zu gehen” (De Youg Memorial Museum, San Francisco). (10719411) (21) Paolo Fiammingo, (born Pauwels Franck), ca. 1540 Antwerp – 1596 Venice THE RAISING OF LAZARUS Oil on panel. 37.5 x 146 cm. Unframed. Accompanied by an expert's report by Professor Emilio Negro. The present painting shows Jesus raising Lazarus after he had been lying in his tomb for four days (John, 11:1-44). It is probably an altar wing due to its pronounced horizontal format. There are clear parallels with other works by Paolo Fiammingo such as The Birth of Athena and Flight into Egypt (Prague Castle Picture Gallery) or God orders the prophet Elias to go to Zarephat (De Young Memorial Museum, San Francisco) and Baptism of Christ (Ateneo Veneto, Venice). The offered lot is in good condition.
Fiammingo, Paolo (Paolo dei Franceschi)—Ländliches Fest der Hirten—(Antwerpen um 1540-1596 Venedig) Musizierende und tanzende Bauern mit ihren Tieren in gebirgiger Landschaft. Öl/Lwd. 110 x 139 cm. - Lit. Thieme/Becker 12; Paolo dei Franceschi war Schüler von Tintoretto und erhielt Aufträge von Rudolph II.
MARIA MAGDALENA Öl auf Leinwand. 84 x 69,5 cm. Zugewiesen durch ausführliche Expertise von Prof. Dr. Hans Ost, Köln, vom 25. Mai 2014. Das Gutachten zieht zum Vergleich das Gemälde der „Büßerin Magdalena“ heran, das 2003 bei Sotheby´s verauktioniert wurde, ebenfalls weitere Vorbilder des Malers, die sich in St. Petersburg, Neapel, Stuttgart und Wien befinden. Eine weitere „Büßende Magdalena“ in der Accademia Carrara di Belle Arti, Bergamo. Weiterhin mit Restaurierungsbericht. Die Heilige im Halbbildnis nach rechts, vor einem Tisch mit Christuskreuz, offenem Buch und der dahinter stehenden Salbdose als Attribut der Heiligen. Sie hält in der rechten Hand auf dem Schoß einen Totenschädel. Die linke Hand in Büßergestus an die Brust gelegt. Die Farbigkeit des Bildes, insbesondere das Rot im Tuch, zeit sich als ein Merkmal Tizian-/ Tintoretto-Schule, der der genannte Maler zugehört. (1040201) (125570) (11)
FRANCK, PAUWELS called PAOLO FIAMMINGO (Antwerp c. 1540 - 1596 Venice) Assembly of the Gods: The Loves of the Gods. c. 1585. Oil on canvas. 119.6 x 166.7 cm. Expertise: Dr. Andrew John Martin, 5.12.2001. Provenance: Swiss private collection since circa 1980. Literature: Martin, Andrew John: Erdzeitalter, nicht der "Frühling". Hans Fugger und die Zyklen Paolo Fiammingos, in: Johannes Burkhardt and Franz Karg (eds.): Die Welt des Hans Fugger (1531-1598), Material zur Geschichte der Fugger, Augsburg 2007, vol. 1, p. 203, fig. 8. --------------- FRANCK, PAUWELS genannt PAOLO FIAMMINGO (Antwerpen um 1540 - 1596 Venedig) Götterversammlung: Die Liebe der Götter. Um 1585. Öl auf Leinwand. 119,6 x 166,7 cm. Gutachten: Dr. Andrew John Martin, 5.12.2001. Provenienz: Schweizer Privatbesitz seit circa 1980. Literatur: Martin, Andrew John: Erdzeitalter, nicht der "Frühling". Hans Fugger und die Zyklen Paolo Fiammingos, in: Burkhardt, Johannes / Karg, Franz (Hg.): Die Welt des Hans Fugger (1531-1598), Material zur Geschichte der Fugger, Augsburg 2007, Bd. 1, S. 203, Abb. 8. Weiterführende Literatur: - Lill, Georg: Hans Fugger (1531-1598) und die Kunst. Ein Beitrag zur Geschichte der Spätrenaissance in Süddeutschland (Studien zur Fuggergeschichte, 2), Leipzig 1908, S. 138-147, bes. S. 147. - Meijer, Bert W.: Paolo Fiammingo reconsidered, in: Mededelingen van het Nederlands Instituut te Rome 37, 1975, S. 117-130, dort S. 121f. u. Tafel 36. - Mason Rinaldi, Stefania: Paolo Fiammingo, in: Saggi e memorie dell'arte 11, 1978, S. 46-188, dort S. 60f. und 70. - Meijer, Bert W.: Paolo Fiammingo tra indigeni e forestieri' a Venezia, in: Prospettiva 32, 1983, S. 21-32, dort S. 27, Abb. 19. - Lutz, Georg: Gegenreformation und Kunst in Schwaben und in Oberitalien: der Bilderzyklus des Vincenzo Campi im Fuggerschloss Kirchheim, in: Roeck, Bernd / Bergdolt, Klaus / Martin, Andrew John (Hrsg.), Venedig und Oberdeutschland in der Renaissance. Beziehungen zwischen Kunst und Wirtschaft (Studi. Schriftenreihe des Deutschen Studienzentrums in Venedig, 9) Sigmaringen 1993, S. 131-154, dort S. 139f. u. Abb. 6. - Martin, Andrew John: Quellen zum Kunsthandel um 1550-1600. Die Firma Ott in Venedig, in: Kunstchronik 48, 1995, 11, S. 535-539. - Martin, Andrew John: Jacopo Tintoretto: dipinti per committenti tedeschi, in: Rossi, Paola / Puppi, Linello (Hrsg.), Jacopo Tinroretto nel quarto centenario della morte. Atti del convegno internazionale di studi, Kongress Venedig, November 1994 (Quaderni di Venezia Arti, 3), Padua 1996, S. 97-100 u. 309-311, dort S. 99. - Martin, Andrew John: Augsburg, Prague and Venice at the End of the Century, in: Renaissance Venice and the North. Crosscurrents in the Time of Bellini, Dürer, and Titian (Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Dürer, Tiziano), Ausst. Kat. Palazzo Grassi, Venedig, 1999 / 2000, Aikema, Bernhard / Brown, Beverly Louise (Hrsg.), zwei englischsprachige Ausgaben, 1. und 2. korrigierte italienische Ausgabe, Mailand / London 1999, S. 614-659, dort S. 618-621, 630-631, 652-653 und 656-657. Das hier angebotene Gemälde von musealer Qualität aus einer Privatsammlung bringt in eindrücklicher Weise die künstlerische Fähigkeit Paolo Fiammingos zum Ausdruck. Während das Gemälde längere Zeit als ein Werk Tizians verstanden wurde, bestätigt Dr. Andrew J. Martin eindeutig, dass es sich hierbei um ein charakteristisches Werk Paolo Fiammingos handelt. Dargestellt ist eine Götterversammlung mit Jupiter, Vulkan, Neptun, Amor und Venus vor einer weiten Flusslandschaft als Verbildlichung der Liebschaften der Götter. Am linken Bildrand findet sich ein unbekleidetes Liebespaar sowie fünf weitere, die proportional kleiner in der Landschaft platziert sind. Letztere fünf Figurengruppen kamen kürzlich nach einer sorgfältigen Reinigung des Gemäldes wieder zum Vorschein, nachdem diese durch einen vorherigen Besitzer aus abweichenden sittlichen Vorstellungen übermalt worden waren. Auch die unbekleidete Venus rechts am Bildrand hatte nachträglich ein kaschierendes Tuch um ihre Hüften erhalten. Beeindruckend ist die Gestalt des Neptuns im Vordergrund, die dem Betrachter seinen muskulösen Rücken zuwendet und als Repoussoir-Mitov dessen Blick ins Geschehen leitet. Neben der imposanten Monumentalität der Figuren im Vordergrund zeichnet sich die Landschaft im Hintergrund durch eine grosse Virtuosität und Vielfalt aus. Das Blattwerk der Bäume ist durch einen schnellen Pinselstrich definiert und verleiht der Darstellung eine zusätzliche Dynamik. Andrew J. Martin hebt in seinem Gutachten hervor, dass die Komposition eng verwandt ist mit Paolo Fiammingos Gemälde "Der Tastsinn" (Öl auf Leinwand, 160 x 270 cm), aus einem Fünf-Sinne-Zyklus von 1582/83, der im Auftrag Hans Fuggers für dessen Schloss Kirchheim an der Mindel bei Augsburg entstand, wo er sich heute noch befindet. Die grösste Abweichung stellt die Venus-Amor-Gruppe rechts am Bildrand dar, die in unserem Gemälde statt einer monumentalen Venus eine grazile Figur zeigt. Diese greift der Künstler auch in dem Gemälde "Das Goldene Zeitalter" (Öl auf Leinwand, 160 x 270 cm, ebenfalls heute im Schloss Kirchheim) auf mit Blumenkranz im Haar als Personifizierung des Frühlings. Die Figur des Amors findet sich in zahlreichen Darstellungen von Kindern und Putti in Werken Fiammingos, so auch in dem Gemälde "Das Goldene Zeitalter". Neben der stilistisch charakteristischen Malweise, wie die Darstellung der Physiognomien, die nackten Körper und die Landschaft, sieht Andrew J. Martin in der hohen Qualität des Werkes einen entscheidenden Indiz, dass es sich hierbei um eine Variante der gleichzeitig in Arbeit befindlichen oder bereits an Hans Fugger gelieferten Komposition "Der Tastsinn" darstellt. Der dem schwäbischen Kaufmannsgeschlecht entsprungene Augsburger Reichsbankier Hans Fugger (1531 - 1598) war sicherlich einer der grössten Auftraggeber von Werken Paolo Fiammingos, die er zu jener Zeit über seinen Gesandten Hieronymus Ott in Venedig für seine Schlösser in Kirchheim und Stettenfels erwarb. Andrew J. Martin vermutet allerdings in dem Auftraggeber unseres Gemäldes eher einen Venezianer oder einen in Venedig tätigen Kaufmann, dem die kräftig gebaute Venus des Fugger-Gemäldes nicht zusagte und der stattdessen eine grazilere Figur mit Amor wünschte.
PAOLO FIAMMINGO, Die Taufe Christi im Jordan, Nachfolger des , PAUWEL FRANCK, Antwerpen 1540-1596 Venedig, Öl auf Lwd., doubliert, 116 x 161 cm, Wir danken Herrn Prof. Bernhard Jan Hendrik Aikema, Pisa, für seine Hilfe bei der Bestimmung des Künstlers auf Grund der Fotografie.