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Cesare (1536) Filippi Sold at Auction Prices

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    • CESARE FILIPPI
      Nov. 26, 2021

      CESARE FILIPPI

      Est: €4,000 - €7,000

      (Ferrara, 1536 - 1605) San Paolo, San Pietro, San Giovanni battista, Sant'Andrea Olio su tavola, cm 25,5X10,5 (4) Provenienza: Ferrara, collezione Barbi Cinti Bibliografia: Inventari d'arte. Documenti su dieci quadrerie ferraresi del XIX Secolo, a cura di G. Agostini e L. Scardino, Ferrara, 1997, pp. 13-22; p. 28, n. 102/105 Attorno al 1850 la collezione Barbi Cinti contava 585 dipinti, prevalentemente di scuola locale e con opere non eccelse, ma anche diverse preziose tavole quattrocentesche come i due pannelli laterali con i Santi Giovanni Battista e Pietro appartenenti al polittico Griffoni di Francesco del Cossa, che furono destinati alla Pinacoteca di Brera in seguito alla dispersione della raccolta avvenuta nel 1893. Riponendo attenzione alle tavole in esame, queste sono descritte nell'inventario come: Quattro piccole tavolette oblunghe arcuate di sopra rappresentanti quattro Santi in piedi. Erano in un tabernacolo di cesare Filippi che fioriva nel 1555. L'artista, pur rivestendo un ruolo minore nel panorama artistico ferrarese del secondo Cinquecento, è il rappresentante di quella cultura manieristica in cui note controriformate e rivisitazioni rinascimentali si adeguano perfettamente al gusto dell'epoca. Le figure dei santi mostrano indubbiamente l'influenza del padre Sebastiano, in modo particolare della sua produzione matura e trovano corrispondenze con il Matrimonio della Vergine custodito all'Accademia dei Concordi, da riferire alla bottega di Sebastiano e a Cesare in particolare (Bentini, 1985). Per lo più noto per l'attività di frescante e decoratore, l'artista realizzò innumerevoli opere a carattere sacro e il Brisighella ([sec. XVIII], 1991, pp. 13, 22 n. 31) gli attribuì un dipinto ora perduto con una Istoria detta di Santa Ifigenia nell'antica cattedrale di Ferrara e alcuni ornati anch'essi perduti per due cappelle della chiesa di Santa Maria in Vado (ibid., pp. 385, 391 n. 38, 392 n. 39). Insieme con il padre Camillo decorò alcuni palazzi cittadini (Cittadella, 1782, p. 151) e la stessa casa di famiglia sulla via Scandiana (Baruffaldi, I, p. 462- II, pp. 537-539). La Novelli (in Brisighella, 1991, p. 307, note 34-35) ipotizza inoltre una collaborazione con il padre Camillo nella pala raffigurante la Madonna in gloria e i santi Pietro martire, Andrea, Maurelio, Paolo, Lucia, due altre sante e ritratto di domenicano (Ferrara, Pinacoteca nazionale). Bibliografia di riferimento: C. Cittadella, Catalogo historico de' pittori... ferraresi e delle loro opere, II, Ferrara, 1782, pp. 147, 151 C. Brisighella, Descrizione delle pitture e sculture della città di Ferrara [sec. XVIII], a cura di M. A. Novelli, Ferrara, 1991, ad Indicem G. Baruffaldi, Vite de' pittori e scultori ferraresi (1697-1722), con annotazioni di G. Boschini, Ferrara, 1844 -1846, I, pp. 439, 462-465- II, pp. 537-544 G. Frabetti, L'autunno dei manieristi a Ferrara, Ferrara 1978, pp. 7-9; 41-43 J. Bentini, in Bastianino e la pittura a Ferrara nel secondo Cinquecento, catalogo della mostra a cura di J. Bentini, Bologna 1985, pp. 85-87; 129 La leggenda del collezionismo. Le quadrerie storiche ferraresi, catalogo della mostra a cura di G. Agostini, J. Bentini, A. Emiliani, Bologna 1996, ad vocem Inventari d'arte. Documenti su dieci quadrerie ferraresi del XIX secolo, a cura di G. Agostini e L. Scardino, Ferrara 1997, ad vocem E. Mattaliano, La collezione Costabili, a cura di G. Agostini, Venezia 1998, ad vocem L. Scardino, La collezione d'arte di Antonio Santini (Ferrara 1824-1898), Ferrara 2004, ad vocem

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