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Antonio Lagorio Sold at Auction Prices

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    • ANTONIO LAGORIO
      Jun. 18, 2024

      ANTONIO LAGORIO

      Est: €3,000 - €5,000

      (attivo a Genova e a Parma durante la seconda metà del XVII secolo) L'educazione di Cupido Olio su ardesia, 25X21,7 La punizione di Cupido Olio su ardesia, cm 25X20,8 (2) Ricondotte al catalogo di Antonio Lagorio da Alberto Crispo, le opere sono una preziosa testimonianza dell'artista e peculiari per la scelta quanto mai ligure di impiegare un supporto di ardesia. Seguace di Valerio Castello, Lagorio esprime nondimeno una schietta autonomia di stile e un'accattivante qualità. Non sorprende altresì la sua parabola artistica che dalla nativa Genova lo vede attivo prevalentemente a Parma, la cui scuola pittorica esercitò una sostanziale influenza sugli artisti della superba, attenti nell'assorbire i modelli di Correggio e Parmigianino. A Parma lavorò anche uno dei migliori allievi del Castello, Giovanni Battista Merano, attestando un dialogo culturale che solo negli ultimi anni la critica va riscoprendo. Pionieristici furono gli studi condotti da Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi nelle campagne farnesiane che, partendo dalla pala documentata del 1669 oggi nella cappella dell'ospedale della città emiliana, ricostruirono la fisionomia del pittore. Il seguito della ricerca si deve ad Alessandro Morandotti, al quale dobbiamo non solo diverse aggiunte al catalogo ma anche una avvincente ricostruzione critica che identifica le diverse componenti stilistiche espresse dall'artista; ricerca proseguita da Anna Orlando e Daniele Sanguineti che indagarono il magistero del Castello e dei suoi allievi, l'influenza del Castiglione, gli echi vandichiani e gli apporti di Domenico Piola, evidenziando la vivace modernità della sua formazione. Queste considerazioni inducono, come sottolinea Sanguineti, a ipotizzare un'adesione dell'artista ai modi del Castello avvenuta in maniera autonoma, acquisita presso un suo stretto allievo, ma anche la capacità di evolvere nel proprio lessico, come si evince osservando le opere in esame in cui emerge la declinazione barocca sull'esempio di Domenico Piola e del classicismo emiliano tardo seicentesco, grazie a una stesura morbida e sfumata, non distante negli esiti al delicato stile di Bartolomeo Guidobono. L'attribuzione trova altresì conferma dai confronti con la restante produzione del pittore. Basti considerare il piccolo rame raffigurante l'Adorazione dei Magi appartenente alle Gallerie Nazionali Barberini Corsini (inv. 4211), dove ritroviamo la stesura rapida e le tipiche fisionomie alla Valerio Castello, rintracciabili anche nelle nostre ardesie. L'opera è corredata da una scheda critica di Alberto Crispo. Bibliografia di riferimento: E. Sueur, Antonio Lagorio (ou Lagori), dit il Genovesino. Le serpent d'airain, in Italies. Peintures des musées de la région Centre, catalogo della mostra, Parigi 1996, pp. 200-207 A. Morandotti, Studi sulla pittura barocca nell'era del Web/1: profilo di Antonio Lagorio, in Nuovi Studi. Rivista di Arte Antica e Moderna, 8, 2000, anno V, pp. 81-92 A. Orlando, Stefano Magnasco e la cerchia di Valerio Castello, Milano 2001, p. 28 D. Sanguineti, Ebbe il nostro Valerio quattro discepoli, tutti di buona riuscita. Biscaino, Cervetto, Magnasco, Merano e la cerchia di Valerio Castello, in catalogo della mostra Valerio Castello 1624 ; 1659. Genio Moderno, a cura di Marzia Cataldi Gallo, Luca Leoncini, Camillo Manzitti, Daniele Sanguineti, Milano 2008, pp. 122 -129 con bibliografia precedente

      Wannenes Art Auctions
    • ANTONIO LAGORIO (attr. a)
      Nov. 29, 2022

      ANTONIO LAGORIO (attr. a)

      Est: €800 - €1,200

      (documentato tra il 1652 e il 1690) Resurrezione dei morti Olio su tela, cm 72X34 Seguace di Valerio Castello, Antonio Lagorio è un artista di singolare qualità e piacevolezza. Non sorprende la sua parabola artistica che dalla nativa Genova lo vede attivo prevalentemente a Parma, la cui scuola pittorica esercitò una sostanziale influenza sugli artisti della Superba, attenti nell'assorbire i modelli di Correggio e Parmigianino. A Parma lavorò altresì uno dei migliori allievi del Castello, Giovanni Battista Merano, attestando un dialogo culturale che solo negli ultimi anni la critica va riscoprendo, insieme al corpus di Antonio, in crescente espansione e foriero di innumerevoli correzioni attributive. Pionieristici furono gli studi condotti da Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi, che partendo dalla pala documentata del 1669 oggi nella cappella dell'ospedale della città emiliana, ricostruirono la fisionomia del pittore. Il seguito della ricerca si deve a Alessandro Morandotti, a cui dobbiamo non solo diverse aggiunte al catalogo, ma anche una avvincente ricostruzione critica, che identifica le diverse componenti stilistiche espresse dall'artista. Questa ricerca viene proseguita da Anna Orlando e Daniele Sanguineti, in cui il magistero del Castello e dei suoi allievi, l'influenza del Castiglione, gli echi vandichiani e gli apporti di Domenico Piola vengono contestualizzati evidenziando una modernità composita e vivace, in cui non si esclude un viaggio di studio veneziano. Queste considerazioni inducono, come sottolinea Sanguineti, ad ipotizzare un'adesione dell'artista ai modi del Castello avvenuta in maniera autonoma, acquisita presso un suo stretto allievo, ma anche la capacità di evolvere nel proprio lessico come si evince osservando la nostra opera, in cui emerge la declinazione barocca sull'esempio del Merano. Bibliografia di riferimento: A. Morandotti, Studi sulla pittura barocca nell'era del Web/1: profilo di Antonio Lagorio, in Nuovi Studi. Rivista di Arte Antica e Moderna, 8, 2000, anno V, pp. 81-92 A. Orlando, Stefano Magnasco e la cerchia di Valerio Castello, Milano 2001, p. 28 D. Sanguineti, Ebbe il nostro Valerio quattro discepoli, tutti di buona riuscita. Biscaino, Cervetto, Magnasco, Merano e la cerchia di Valerio Castello, in catalogo della mostra Valerio Castello 1624-1659. Genio Moderno, a cura di M. Cataldi Gallo, L. Leoncini, C. Manzitti, D. Sanguineti, Milano 2008, pp. 122-129 con bibliografia precedente

      Wannenes Art Auctions
    • ANTONIO LAGORIO (attr. a)
      Dec. 21, 2020

      ANTONIO LAGORIO (attr. a)

      Est: €200 - €500

      (documentato tra il 1652 e il 1690) Ritorno del figliol prodigo Olio su tela, cm 101X72 Seguace di Valerio Castello, Antonio Lagorio è un artista di singolare qualità e piacevolezza. Non sorprende la sua parabola artistica che dalla nativa Genova lo vede attivo prevalentemente a Parma, la cui scuola pittorica esercitì una sostanziale influenza sugli artisti della superba, attenti nell'assorbire i modelli di Correggio e Parmigianino. A parma lavorì altresì uno dei migliori allievi del Castello, Giovanni Battista Merano, attestando un dialogo culturale che solo negli ultimi anni la critica va riscoprendo.

      Wannenes Art Auctions
    • ANTONIO LAGORIO
      Dec. 21, 2020

      ANTONIO LAGORIO

      Est: €300 - €500

      (attivo a Parma nella seconda metà del secolo XVII) Crocifisso Olio su tela cm 69X47 Diafano e quasi a monocromo, il dipinto reca un'attribuzione collezionistica a Antonio Lagorio, artista importante per gli sviluppi dell'arte a Parma. Lagorio in virtù del magistero di Valerio Castello, l'influenza del Castiglione, gli echi vandichiani e gli apporti di Domenico Piola, giunge a una modernità barocca composita, in cui convergono altresì suggestioni veneziane e correggesche. Nel nostro caso, il modello del Cristo spirante creato da Van Dyck, esempio monumentale e aulico, evolve in un elegante esercizio espressivo. L'artista riesce a esprimere con sapienza la tensione corporea e narrativa della scena, grazie al gioco di lume e la definizione anatomica dei muscoli, offrendoci una iconografia solo in apparenza pietistica, ma tesa a un movimento ascensionale, giungendo a esiti espressivi che troveranno sviluppo con il Magnasco e altri artisti nord italiani.

      Wannenes Art Auctions
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