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Giov. Domenico Lombardi Sold at Auction Prices

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    • Giovanni Domenico Lombardi 1682 Lucca-1752 Lucca Battaglie navali tra Turchi e Cavalieri di Malta
      Nov. 30, 2023

      Giovanni Domenico Lombardi 1682 Lucca-1752 Lucca Battaglie navali tra Turchi e Cavalieri di Malta

      Est: €50,000 - €60,000

      coppia di dipinti

      Cambi Casa d'Aste
    • Giovanni Domenico Lombardi, called L’Omino
      May. 03, 2023

      Giovanni Domenico Lombardi, called L’Omino

      Est: €25,000 - €30,000

      (Lucca 1682–1752) The Adoration of the Shepherds, oil on canvas, 151.5 x 114 cm, framed Provenance: possibly collection of Cardinal Orazio Filippo Spada (1659–1724), Lucca (a monogram O.F.S. on the stretcher and back of the frame), 1716; possibly thence by descent; Private European collection Documented: possibly Nota di quadri esistenti in casa dello spet.le Luigi Spada ricavata da una nota originale del Card: Orazio Filippo Spada che dice così 1716 Inventario di quadri di autori diversi appartenenti al Card.le Orazio Filippo Spada lasciati da esso in Lucca nelle mani dei suoi Sigg:ri Fratelli Ab:e Bartol:o, e Gio: Batt.a Spada, 1716, no. 79: ‘Una natività del Sig:re del Lombardi con molte figurine’ (see P. Betti, Giovan Domenico Lombardi e gli Spada tra Lucca e Osimo, in: Predella journal of visual arts, vol. 34, 2014, p. 64) Literature: A. Crispo, Itinerari di Giovanni Domenico Lombardi tra Lucca, Roma e il settentrione, in: Nuovi Studi. Rivista di Arte antica e moderna, vol. 10, 2004, p. 221, no. 241 (as Giovanni Domenico Lombardi) The painter Giovanni Domenico Lombardi, called l’Omino, is an only recently rediscovered artist. Apprenticed to Andrea Marracci in Lucca, it is likely that made a formative journey to Emilia where, it is thought, he came under the influence of the works of Giovanni Francesco Barbieri, il Guercino and Guido Reni. It is also likely that he was also aware of the work of Giovanni Lanfranco. During the early years of the eighteenth century the artist probably spent some time in Venice where he would have been able to study the great classics of the sixteenth century (above all Veronese, Titian and Tintoretto) and to see the works of Sebastiano Ricci and the first productions of Giovanni Battista Piazzetta as well as Giovanni Battista Pittoni. The Adoration of the Magi from the church of San Nicolao, Lucca, now in Villa Guinigi, is witness to this moment, specifically referencing the works of Paolo Veronese. It is possible that l’Omino also lived and worked in Rome, as is suggested by the existence on the art market of various paintings representing still lifes with putti, in which the passages depicting fruit are the work of Spadino while the figures can be attributed to Lombardi. It is thought that Spadino never left Rome, so it is likely that it was his colleague from Lucca, Giovanni Domenico Lombardi, who joined him in the Eternal City. From 1706, the year he was married, Giovanni Domenico Lombardi is again documented in Lucca, where he dedicated himself both to sacred and genre painting, producing works inspired by the Caravaggist tradition, including scenes of gallantry, soldiers, gamers, concert scenes and allegories of the arts and senses. In this genre the artist took particular inspiration from the works of Pietro Paolini, who was also a native of Lucca, achieving such close similarity as to mislead scholars into attributing l’Omino’s works to Paolini. The present Adoration of the Shepherds fits into Lombardi’s production of Venetian inspiration, mentioned above: here his primary point of reference are the compositions of Jacopo Bassano. This is apparent in the architectural setting of the scene within a classically inspired building in ruin, and by the rendering of the sky and the landscape beyond. In addition, the choice of pallette and the pose of the figures, and especially that of the shepherd in the foreground with his back turned to the viewer, is reminiscent of a recurrent motif in the paintings of the Bassano. The powerful Spada family were among l’Omino’s principal patrons, and especially Orazio Filippo Spada (1659–1724) who was Archbishop of Lucca and then of Osimo. In an inventory of works belonging to the cardinal drawn up in 1716 there are several paintings by the artist among which was ‘una natività del Signore del Lombardi con molte figurine’ [‘a nativity of Our Lord by Lombardi with many figures’] (P. Betti, Giovan Domenico Lombardi e gli Spada tra Lucca e Osimo, in: Predella journal of visual arts, no. 34, 2014, p. 64). The presence of the initials ‘O.F.S’ inscribed with the brush on the stretcher and the back of the frame of the present painting, suggest that this work may be identified with that described in the inventory of 1716.

      Dorotheum
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Nov. 29, 2022

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: €3,000 - €5,000

      (Lucca, 1682 - 1752) Ritratto di gentiluomo Olio su tela, cm 90X68 Ricondotto alla mano di Gian Domenico Lombardi da Alberto Crispo, il dipinto si deve considerare un'importante aggiunta al catalogo e altresì una delle sue rare prove nel campo della ritrattistica. Figura di spicco del primo Settecento lucchese, Lombardi esibisce una cultura proteiforme, capace d'esprimersi attraverso i linguaggi del tardo barocco, del classicismo capitolino e della coeva eloquenza toscana. Altrettanto sorprendente è il talento dimostrato nell'impiegare i più diversi registri espressivi, intervallando il genere basso e bambocciante con la pittura di storia e il ritratto. Nel nostro caso, la tela si può confrontare con i Ritratti di Giacomo Puccini e consorte conservate alla Fondazione Puccini di Lucca e con il Ritratto di dama alla toilette tra un gentiluomo e un moretto già Christie's Roma con l'attribuzione a Bonito e riconosciuti al pittore da Crispo (cfr. Crispo 2004, p. 218), in cui riscontriamo la medesima stesura levigata delle carnagioni, il simile modo di delineare le mani e tratteggiare i tessuti. Dettagli che possiamo ritrovare ad esempio nel dipinto già della Galleria Canesso di Parigi raffigurante il Gioco del Biribisso, opere che dimostrano una manifesta suggestione della ritrattistica capitolina, come evidenziano le tele conservate al Museo di Roma già riferite a Pierleone Ghezzi. Il dipinto è corredato da una scheda critica di Alberto Crispo. Bibliografia di riferimento: S. Meloni Trkulja, Apertura su Giovanni Domenico Lombardi, in Studi di storia dell'arte in onore di M. Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 328-333 A. Crispo, Itinerari di Giovan Domenico Lombardi tra Lucca, Roma e il settentrione, in Nuovi Studi, VIII, 10 (2003), 2004, pp. 207-221 P. Betti, Svago e devozione nell'opera di Giovan Domenico Lombardi, Todi 2017, con bibliografia precedente

      Wannenes Art Auctions
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Nov. 26, 2021

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: €1,500 - €2,500

      (Lucca, 1682 - 1751) San Francesco di Sales consegna la regola a Giovanna di Chantal Olio su tela, cm 76X63 Ricondotto alla mano di Giovanni Domenico Lombardi da Paola Betti, il dipinto si riconosce quale modelletto per la pala destinata al monastero salesiano di Massa in Val di Nievole ora custodita a Pistoia nel monastero della Visitazione. Probabilmente, la data d'esecuzione dovrebbe collocarsi tra il 1717 e il 1719, in coincidenza con la beatificazione di Giovanna di Chantal e il soggiorno romano dell'artista, per via della complessa scenografia architettonica e l'affinità con le tele del Museo di Palazzo Braschi a Roma. Il Lombardi è da considerarsi un protagonista di spicco del primo Settecento lucchese e il profilarsi della sua produzione evidenzia una cultura proteiforme, influenzata dall'arte lombarda, emiliana e capitolina. Le sue creazioni presentano la peculiare capacità d'esprimersi attraverso i linguaggi del tardo barocco, del classicismo e della coeva eloquenza toscana, riuscendo altresì a pronunciare diversi registri narrativi, intervallando il genere basso e bambocciante con la pittura di storia e il ritratto. Altrettanto evidenti sono le suggestioni desunte dal Paolini, percepibili ad esempio nel Vecchio che suona il violino e due giovani cantanti della collezione Giulio Alfonsi di Vicenza (cfr. A. Crispo, fig. 207). Si ringrazia Paola Betti per l'attribuzione. Bibliografia di riferimento: S. Meloni Trkulja, Apertura su Giovan Domenico Lombardi, in Studi di Storia dell'Arte in onore di Mina Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 330, 332 - 333, fig. 5, nota 15 P. Betti, Giovanni Domenico Lombardi nei Musei nazionali di Lucca, Lucca 2003, ad vocem A. Crispo, Itinerari di Giovan Domenico Lombardi tra Lucca, Roma e il settentrione, in Nuovi Studi, VIII, 10 (2003), 2004, pp. 207 ; 221 P. Benassai, Dalle Agostiniane di Santa Maria della Neve e Sant'Orsola alle Salesiane della Visitazione: il monastero pistoiese di via della Postierla e il suo patrimonio, in Il Monastero della Visitazione. Uno scrigno di storia e di arte a Pistoia, a cura di F. Rafanelli, Pistoia 2013, pp. 71, 80, 89 P. Betti, Svago e devozione nell'opera di Giovan Domenico Lombardi, Todi 2013, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI (attr. a)
      Sep. 21, 2021

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI (attr. a)

      Est: €500 - €800

      (Lucca, 1682 - 1752) Miracolo di San Francesco Olio su tela, cm 95X133 Artista di spicco del primo Settecento lucchese, Gian Domenico Lombardi è stato solo recentemente studiato e il profilarsi della sua produzione evidenzia una cultura proteiforme, influenzata dall'arte lombarda, emiliana e romana. Le sue creazioni presentano la peculiare capacità d'esprimersi attraverso i linguaggi del tardo barocco, del classicismo capitolino e della coeva eloquenza toscana, riuscendo altresì a pronunciare diversi registri narrativi, intervallando il genere basso e bambocciante con la pittura di storia e il ritratto, come evidenziano le tele conservate al Museo di Roma già riferite al Ghezzi. Altrettanto evidenti sono le suggestioni desunte dal Paolini, percepibili osservando il Vecchio che suona il violone e due giovani cantanti della collezione Giulio Alfonsi di Vicenza (cfr. A. Crispo, fig. 207).

      Wannenes Art Auctions
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Mar. 18, 2021

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: €1,500 - €2,500

      (Lucca, 1682 - 1751) San Francesco di Sales consegna la regola a Giovanna di Chantal Olio su tela, cm 76X63 Ricondotto alla mano di Giovanni Domenico Lombardi da Paola Betti, il dipinto si riconosce quale modelletto per la pala destinata al monastero salesiano di Massa in Val di Nievole ora custodita a Pistoia nel monastero della Visitazione. Probabilmente, la data d'esecuzione dovrebbe collocarsi tra il 1717 e il 1719, in coincidenza con la beatificazione di Giovanna di Chantal e il soggiorno romano dell'artista, per via della complessa scenografia architettonica e l'affinità con le tele del Museo di Palazzo Braschi a Roma. Il Lombardi è da considerarsi un protagonista di spicco del primo Settecento lucchese e il profilarsi della sua produzione evidenzia una cultura proteiforme, influenzata dall'arte lombarda, emiliana e capitolina. Le sue creazioni presentano la peculiare capacità d'esprimersi attraverso i linguaggi del tardo barocco, del classicismo e della coeva eloquenza toscana, riuscendo altresì a pronunciare diversi registri narrativi, intervallando il genere basso e bambocciante con la pittura di storia e il ritratto. Altrettanto evidenti sono le suggestioni desunte dal Paolini, percepibili ad esempio nel Vecchio che suona il violone e due giovani cantanti della collezione Giulio Alfonsi di Vicenza (cfr. A. Crispo, fig. 207). Si ringrazia Paola Betti per l'attribuzione. Bibliografia di riferimento: S. Meloni Trkulja, Apertura su Giovan Domenico Lombardi, in Studi di Storia dell'Arte in onore di Mina Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 330, 332 - 333, fig. 5, nota 15 P. Betti, Giovanni Domenico Lombardi nei Musei nazionali di Lucca, Lucca 2003 A. Crispo, Itinerari di Giovan Domenico Lombardi tra Lucca, Roma e il settentrione, in Nuovi Studi, VIII, 10 (2003), 2004, pp. 207 - 221 P. Benassai, Dalle Agostiniane di Santa Maria della Neve e Sant'Orsola alle Salesiane della Visitazione: il monastero pistoiese di via della Postierla e il suo patrimonio, in Il Monastero della Visitazione. Uno scrigno di storia e di arte a Pistoia, a cura di F. Rafanelli, Pistoia 2013, pp. 71, 80, 89 P. Betti, Svago e devozione nell'opera di Giovan Domenico Lombardi, Todi 2013, ad vocem

      Wannenes Art Auctions
    • Giovanni Domenico Lombardi detto l'Omino (Lucca 1682-1751) MADONNA DE
      Oct. 02, 2019

      Giovanni Domenico Lombardi detto l'Omino (Lucca 1682-1751) MADONNA DE

      Est: €7,000 - €10,000

      Giovanni Domenico Lombardi detto l'Omino (Lucca 1682-1751) MADONNA DEL ROSARIO CON IL BAMBINO TRA SAN DOMENICO DA GUZMAN E SANTA CATERINA DA SIENA olio su tela, cm 100x84 monogrammato 'GDL' in basso a sinistra   MADONNA OF ROSARY WITH CHILD BETWEEN  SAINT DOMINIC AND SAINT CATHERINE OF SIENA oil on canvas, cm 100x84 monogrammed 'GDL'  lower left   Il dipinto è corredato dalla scheda di Franco Moro, datata 12 febbraio 2018 di cui riportiamo un estratto:   'L’inedita pala di formato ridotto, riscoperta recentemente, si riconduce al catalogo dello stravagante maestro, protagonista della pittura lucchese della prima metà del Settecento, più noto e apprezzato per la simpatica espressività delle sue scene di genere. Va certamente assegnata a lui in considerazione dei caratteristici aspetti stilistici che contraddistinguono il pittore e del piccolo monogramma a caratteri corsivi con le sue iniziali intrecciate fra loro che si legge in basso a sinistra. La tela qui presentata per la prima volta appartiene agli anni giovanili del pittore e per le dimensioni si può pensare sia stata commissionata per la cappella privata di un palazzo o piuttosto per quella di un monastero domenicano, considerato l’ordine di appartenenza dei due santi presenti all’incontro con la Vergine; in realtà a Lucca esisteva effettivamente un convento di Monache di Santa Caterina da Siena del III° ordine di San Domenico (terziarie domenicane), fondato nel 1575. A partire dal 1663 iniziarono i lavori di demolizione ed innalzamento del nuovo monastero che prevedeva la costruzione di un unico edificio a forma di elle con quattro piani in elevazione e, nell’angolo sud-ovest dell’isolato della fabbrica, di una nuova chiesa. L’edificio subì una radicale ristrutturazione a partire dagli inizi del 1738, coinvolgendo la demolizione dell’originaria chiesa delle suore di Santa Caterina per ricostruirne una nuova su disegno del nobile architetto lucchese Francesco Pini, allievo dello Juvarra, consacrata il 19 maggio 1748 e dedicata nuovamente a Santa Caterina da Siena. La parte del convento affacciata su via del Crocifisso venne demolita e la restante parte su via Vittorio Emanuele II trasformata in appartamenti, rimanendo la Chiesa negli ultimi decenni abbandonata fino al recente restauro. E’ ragionevole quindi pensare che, viste le vicende che coinvolsero la chiesa e il monastero nei primi decenni del Settecento, la paletta venisse in seguito venduta per perderne le tracce fino ad oggi.'  

      Pandolfini Casa d'Aste
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Nov. 29, 2018

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: €4,000 - €6,000

      (Lucca, 1682 - 1752) Allegoria della Scultura Olio su tela ovale, cm 95X125

      Wannenes Art Auctions
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Nov. 29, 2018

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: €4,000 - €6,000

      (Lucca, 1682 - 1752) Allegoria della Pittura Olio su tela ovale, cm 95X125 Ricondotti alla mano di Gian Domenico Lombardi da Paola Betti, i dipinti si possono considerare delle interessantissime aggiunte al catalogo dell'artista, da considerarsi la figura di spicco del primo Settecento lucchese. Gli studi a lui dedicati sono fatto recente e il profilarsi della sua produzione evidenzia una cultura proteiforme, influenzata dall'arte lombarda, emiliana e romana. Le sue creazioni presentano la peculiare capacità d'esprimersi attraverso i linguaggi del tardo barocco, del classicismo capitolino e della coeva eloquenza toscana, riuscendo altresì, a pronunciare diversi registri narrativi, intervallando il genere 'basso' e bambocciante con la pittura di storia e il ritratto, come evidenziano le tele conservate al Museo di Roma già riferite al Ghezzi. Altrettanto evidenti sono le suggestioni desunte dal Paolini, percepibili a esempio nel 'Vecchio che suona il violone e due giovani cantanti' della collezione Giulio Alfonsi di Vicenza (cfr. A. Crispo, fig. 207). Le nostre tele sono quindi un elegante esempio della sua produzione, e dedicate a descrivere due giovani intenti ad apprendere l'arte del disegno e della scultura. I dipinti sono corredati da una scheda critica di Paola Betti. Bibliografia di riferimento: S. Meloni Trkulja, 'Apertura su Giovanni Domenico Lombardi', in 'Studi di storia dell'arte in onore di M. Gregori', Cinisello Balsamo 1994, pp. 328-333 A. Crispo, 'Itinerari di Giovan Domenico Lombardi tra Lucca, Roma e il settentrione', in 'Nuovi Studi', VIII, 10 (2003), 2004, pp. 207-221 P. Betti, 'Svago e devozione nell'opera di Giovan Domenico Lombardi', Todi 2017, con bibliografia precedente

      Wannenes Art Auctions
    • Giovanni Domenico Lombardi, detto l'Omino
      Feb. 13, 2018

      Giovanni Domenico Lombardi, detto l'Omino

      Est: €4,000 - €6,000

      Giovanni Domenico Lombardi, detto l'Omino (Lucca, 1682-1751) SCENA PASTORALE CON FIGURE CHE DANZANO olio su tela, cm 80x108 Il dipinto e corredato da parere scritto di Alberto Crispo che riportiamo integralmente: ' L'inedito dipinto qui illustrato, olio su tela, cm 80x108, raffigura una festa paesana entro un paesaggio costiero. Una coppia di contadini al centro accenna a un passo di danza, mentra la ragazza con il tamburello e lo zampognaro a sinistra allietano il festino con la musica. Un'altra coppia, impegnata in un fitto dialogo, e seduta vicino e due pastori, seguiti dai loro armenti, completano la scena sulla destra. La tela e opera tipica di Giovanni Domenico Lombardi (Lucca, 1682-1751), come rivelano il forte chiaroscuro, le pose artificiose delle figurine fortemente allungate e i panneggi spigolosi. Il carattere innaturale della scena e accentuato dallo sfondo fantastico, degno di un dipinto manierista. Il Lombardi manifesta anche in questa tela il suo grande interesse per la pittura antica, del tardo Cinquecento e del Seicento, in particolare per l'opera di Pietro Paolini. Pur mostrando caratteri marcatamente arcaici la nostra Festa paesana e databile alla fase avanzata della carriera del pittore, verosimilmente agli anni Quaranta del XVIII secolo' . Giovanni Domenico Lombardi, detto l'Omino (Lucca, 1682-1751) genre scene oil on canvas, cm 80x108 Il dipinto è corredato da parere scritto di Alberto Crispo che riportiamo integralmente: "L'inedito dipinto qui illustrato, oil on canvas, cm 80x108, raffigura una festa paesana entro un paesaggio costiero. Una coppia di contadini al centro accenna a un passo di danza, mentra la ragazza con il tamburello e lo zampognaro a sinistra allietano il festino con la musica. Un'altra coppia, impegnata in un fitto dialogo, è seduta vicino e due pastori, seguiti dai loro armenti, completano la scena sulla destra. La tela è opera tipica di Giovanni Domenico Lombardi (Lucca, 1682-1751), come rivelano il forte chiaroscuro, le pose artificiose delle figurine fortemente allungate e i panneggi spigolosi. Il carattere innaturale della scena è accentuato dallo sfondo fantastico, degno di un dipinto manierista. Il Lombardi manifesta anche in questa tela il suo grande interesse per la pittura antica, del tardo Cinquecento e del Seicento, in particolare per l'opera di Pietro Paolini. Pur mostrando caratteri marcatamente arcaici la nostra Festa paesana è databile alla fase avanzata della carriera del pittore, verosimilmente agli anni Quaranta del XVIII secolo".

      Pandolfini Casa d'Aste
    • Giovanni Domenico Lombardi (Lucca 1682-1752)
      Nov. 24, 2010

      Giovanni Domenico Lombardi (Lucca 1682-1752)

      Est: €15,000 - €20,000

      Giovanni Domenico Lombardi (Lucca 1682-1752) Scena di seduzione olio su tela 107x152 cm.

      Christie's
    • GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI
      Apr. 29, 2010

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI

      Est: £12,000 - £18,000

      GIOVANNI DOMENICO LOMBARDI LUCCA 1682 - 1751 THE FORTUNE TELLER oil on canvas, unlined 106.5 by 151.5 cm.; 42 by 59 3/4 in.

      Sotheby's
    Lots Per Page: