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Ventura Mazzi Sold at Auction Prices

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    • VENTURA MAZZA
      Nov. 29, 2022

      VENTURA MAZZA

      Est: €1,000 - €2,000

      (Cantiano, 1560 circa - Urbino, 1638) San Pietro Olio su tavola, cm 47,5X34,5 Ventura Mazza fu allievo e poi stretto collaboratore di Federico Fiore detto il Barocci, assistendo il maestro non solo artisticamente ma anche nella gestione della bottega. A questo proposito si ricorda che nel 1593 il suo nome compare in una ricevuta sottoscritta per conto di Barocci attinente alla pala con la Presentazione della Vergine per la chiesa Nuova di Roma e in alcuni documenti il pittore è indicato persino come M. Ventura Barocci. A conferma dell'importante ruolo del Mazza incorre la pala d'altare destinata alla chiesa eugubina di Santa Maria dei Laici che, lasciata incompiuta dal Fiore nel 1612, fu da lui portata a termine (cfr. E. A. Sannipoli, in Federico Barocci e la pittura della maniera in Umbria, catalogo della mostra, a cura di F. F. Mancini, Milano 2010, pp. 48 ; 49, n. 10). Si può affermare che il Mazza sia stato autorizzato a copiare le opere del maestro ma nel nostro caso l'immagine esprime una personale e matura autonomia. Alessandro Nesi, nel puntuale studio condotto sull'opera, riconosce tipici del Mazza la fisionomia del santo e le stesure, che appaiono più compatte e definite rispetto a quelle baroccesche. Si distinguono anche i colori metallici e schiariti dei panneggi e la tonalità grigia della partitura architettonica, aspetti, questi, che ritroviamo puntualmente nella pala raffigurante la Madonna col Bambino in trono e i santi Ubaldo e Francesco conservata nel Museo dei Bronzi dorati a Pergola (Pesaro-Urbino) e nel suo modelletto preparatorio oggi visibile nel Palazzo Ducale di Gubbio (Perugia). Il sant'Ubaldo di questi due dipinti, infatti, presenta dei lineamenti pressoché identici al nostro san Pietro, anche se l'espressione è leggermente diversa e il modo in cui i timbri di giallo e di rosso in tali opere si rapportano al tono lapideo dello sfondo caratterizza anche il piccolo quadro qui analizzato, che quindi va ad aggiungersi al catalogo ancora poco affollato di opere del raro Mazza, costituendone un'integrazione senza dubbio significativa. Ciò anche per il fatto che mentre il dipinto di Pergola e il suo bozzetto derivano da un'invenzione del maestro replicata più volte anche da altri allievi, questo San Pietro appare essere una piccola ma gustosa elaborazione autonoma. L'opera è corredata da una scheda critica di Alessandro Nesi. Bibliografia di riferimento: S. Blasio, in AA.VV., Nel segno di Barocci. Allievi e seguaci tra Marche, Umbria, Siena, Milano 2005, pp. 106-113

      Wannenes Art Auctions
    • VENTURA MAZZA (attr. a)
      Dec. 03, 2019

      VENTURA MAZZA (attr. a)

      Est: €1,000 - €2,000

      (Cantiano, 1560 - Urbino, 1638) Salvator Mundi Olio su tela, cm 74X60 Ventura Mazza fu allievo e poi stretto collaboratore di Federico Fiore detto il Barocci, assistendo il maestro non solo artisticamente ma anche nella gestione della bottega. A questo proposito si ricorda che nel 1593 il suo nome compare in una ricevuta sottoscritta per conto di Barocci attinente alla pala con la Presentazione della Vergine per la chiesa Nuova di Roma e in alcuni documenti il pittore é indicato persino come 'M. Ventura Barocci'. A conferma dell'importante ruolo del Mazza incorre la pala d'altare destinata alla chiesa eugubina di Santa Maria dei Laici, che lasciata incompiuta dal Fiore nel 1612 fu da lui portata a termine (cfr. E. A. Sannipoli, in 'Federico Barocci e la pittura della maniera in Umbria', catalogo della mostra, a cura di F. F. Mancini, Milano 2010, pp. 48 - 49, n. 10). Si può affermare che il Mazza sia stato autorizzato a copiare le opere del maestro e in questo caso l'immagine deriva dal Cristo benedicente di collezione privata inglese abbozzato per l'Ultima cena destinata alla cappella del Sacramento del Duomo di Urbino (cfr. A. Emiliani, 'Federico Barocci', Recanati 2008, p. 216, n. 66.2).

      Wannenes Art Auctions
    • VENTURA MAZZA (attr. a)
      May. 30, 2018

      VENTURA MAZZA (attr. a)

      Est: €800 - €1,200

      (Cantiano, 1560 - Urbino, 1638) Salvator Mundi Olio su tela, cm 74X59 Ventura Mazza fu allievo e poi stretto collaboratore di Federico Fiore detto il Barocci, assistendo il maestro non solo artisticamente ma anche nella gestione della bottega. A questo proposito si ricorda che nel 1593 il suo nome compare in una ricevuta sottoscritta per conto di Barocci attinente alla pala con la Presentazione della Vergine per la chiesa Nuova di Roma e in alcuni documenti il pittore è indicato persino come 'M. Ventura Barocci'. A conferma dell'importante ruolo del Mazza incorre la pala d¿altare destinata alla chiesa eugobina di Santa Maria dei Laici, che lasciata incompiuta dal Fiore nel 1612 fu da lui portata a termine (cfr. E. A. Sannipoli, in 'Federico Barocci e la pittura della maniera in Umbria', catalogo della mostra, a cura di F. F. Mancini, Milano 2010, pp. 48 - 49, n. 10). Si può affermare affermare che il Mazza sia stato autorizzato a copiare le opere del maestro e in questo caso l'immagine deriva dal Cristo benedicente di collezione privata inglese abbozzato per l'Ultima cena destinata alla cappella del Sacramento del Duomo di Urbino (cfr. A. Emiliani, 'Federico Barocci', Recanati 2008, p. 216, n. 66.2).

      Wannenes Art Auctions
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