Giovanni Angelo Montorsoli Sold at Auction Prices

Unbekannter Künstler (um 1900).

"Apollo von Belvedere", nach der Darstellung von Giovanni Angelo Montorsoli (1507 Florenz 1563). Schwarz patinierte Bronze (Arm mit Gussnaht, Kratzer und berieben). Gießerstempel auf Plinthe "O.Opitz". Marmorsockel (best.). H. 31 bzw. 42,5 cm.

GRAND TOUR BRONZE SCULPTURE OF APOLLO BELVEDERE

An antique Grand Tour gilt patinated bronze sculpture manufactured in France. The sculpture depicts Apollo Belvedere after the original celebrated marble sculpture from Classical Antiquity by Giovanni Angelo Montorsoli, 1507 to 1563, Firenze. The Apollo is now thought to be an original Roman creation of Hadrianic date though in a Hellenistic style. The distinctively Roman footwear is one reason scholars believe it is not a copy of an original Greek statue. It was rediscovered in central Italy in the late 15th century during the Italian Renaissance and was placed on semi-public display in the Vatican Palace in 1511, where it remains. It is now in the Cortile del Belvedere of the Pio Clementine Museum of the Vatican Museums complex. From the mid 18th century it was considered the greatest ancient sculpture by ardent neoclassicists, and for centuries it epitomized the ideals of aesthetic perfection for Europeans and westernized parts of the world. Mounted on a round shaped base. Circa: late 19th century to early 20th century. Antique European Italian and French Bronze Sculptures, Statues, Figures, And Italian Home Art Decor, and Collectibles.

San Giovanni Battista. Marmo bianco. Fra Giovanni Angelo Montorsoli (Firenze 1507 - 1563), attribuito a,

altezza cm 103. , L’opera è accompagnata da uno studio critico della dott.ssa Federica Gasparrini che la ascrive al “[...]modus operandi dello scultore Giovanni Angelo Montorsoli” e prosegue “Quello del Precursore è, del resto, un tema spesso presente nel curricolo dell'artista, al quale evidentemente lo legava, più che la sua stessa vocazione religiosa come frate Servo di Maria, il fatto che il Battista fosse patrono ex equo di Firenze e Genova, dove infatti lo scultore è a lungo attivo prima delle allogagioni messinesi. A ricordarcelo, oltre alle Vite raccolte dal patrizio genovese Soprani (1674) e in seguito ampliate dal pittore Ratti (1768), è anche il Vasari, il quale, nella Vita a lui dedicata (1550), riferisce d'un Battista scolpito da Montorsoli, allorchè questi, completata a Napoli la tomba di Jacopo Sannazaro e venuto a Genova, e incaricato da Andrea Doria di trasformare il presbiterio della Chiesa di San Matteo (1543 - 1547)”. Per concludere “[...] Una peperfetta corrispondenza morfologica è stata riscontrata col Battista in Santa Maria dei Servi a Bologna (1558 - 1562), rispetto al quale la statua in oggetto, meno definita nei particolari, soprattutto dei capelli e del vello, si presenta come un prototipo. In entrambi i casi, la muscolatura - più "titanica" che nel precedente genovese - è ben strutturata; il collo è teso, le sopracciglia aggrottate, lo sguardo assorto, mentre il panneggio, che dalla spalla fluisce lungo il fianco sinistro, s'increspa all'altezza della cintola e il braccio destro si chiude a serrare il petto: tutte le caratteristiche, queste ultime, riferibili alla piena maturità dello scultore, quando, superate le inquietudini dei primi giorni fiorentini, torna a rivolgersi con fiducia al sogno eroico rinascimentale e michelangiolesco.

AN ITALIAN MARBLE BUST OF CHRIST THE REDEEMER DEPICTED AS ZEUS, ATTRIBUTED TO GIOVANNI ANGELO MONTORSOLI (1507?-1563) MID 16TH CENTURY

AN ITALIAN MARBLE BUST OF CHRIST THE REDEEMER DEPICTED AS ZEUS, ATTRIBUTED TO GIOVANNI ANGELO MONTORSOLI (1507?-1563) MID 16TH CENTURY

Attributed to Giovanni Angelo Montorsoli (1507-1563) Italian, Florence, circa 1520 , A pair of marble candle-bearing angels