Lot 259: Attribuiti a Giovanni Battista Bernero (1735-1796) Piemonte, circa 1774-1776 , A pair of oval gesso portraits reliefs of Vittorio Amadeo III of Savoy, King of Sardinia and his wife Maria Antonia Ferdinanda of Spain

COPPIA DI OVALI IN GESSO E SCAGLIOLA RAFFIGURANTI I PROFILI A RILIEVO ENTRO OVALE DI VITTORIO AMEDEO III DI SAVOIA RE DI SARDEGNA E DI SUA MOGLIE LA REGINA MARIA ANTONIA FERDINANDA DI SPAGNA. ciascuno dei profili su un fondo ad imitare il marmo verde, cornici dorate

cm 66 x 51

BIBLIOGRAFIA
L. Mallé, La scultura del Museo d'Arte Antica, Museo Civico di Torino, Torino, 1965, pp. 241, 242
Cultura figurativa ed architettonica negli stati del Re di Sardegna, 1773-1861, catalogo della mostra, Torino, 1980, vol. I, pp. 74-76. GIOVANNI BATTISTA BERNERO (1736-1796)
Iniziò la sua formazione ventenne alla scuola di Beaumont. Fondamentale è l'influenza esercitata dal suo soggiorno romano, 1765-1769, grazie al quale potè assorbire temi classici.
Nel 1770, tornato a Torino, iniziò la sua attività di scultore nei Palazzi Reali, fu nominato scultore di Corte nel 1774 e professore alla Reale Accademia di Torino nel 1778.
Tra le poche repliche in scagliola, conosciute, dei ritratti reali del Bernero, quella di Vittorio Amedeo III, in cornice in legno dorato e fondo verde (inv. Dc 886, Dc 1144; 5315) è conservata a Palazzo Reale, Torino.
GIOVANNI BATTISTA BERNERO (1736-1796)
He started is career at the school og Beaumont, but crucial was the influence of his studies in Rome between 1765 and 1769.
In 1774 he was appointed "Court sculptur" and in 1778 Professore to the Royal Accademy of Turin. Among the few scagliola replies known, that are depicting Vittorio Amedeo III profile, within a fiftwood frame and on a green background, is today in the Royal Palace, Turin. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha comunicato per questo lotto il diniego del rilascio dell'Attestato di Libera Circolazione e la dichiarazione di interesse storico artistico particolarmente importante. The Ministero per i Beni e le Attività Culturali has denied the export licence for this lot and it has declared its importance in the context of the Italian cultural patrimony.