Lot 43: FEDELE FISCHETTI NAPOLI 1734-1789

IL TRIONFO DELL'AMORE SACRO SULL'AMORE PROFANO

measurements note
101 x 76.5 cm.

olio su tela, un ovale

NOTE

Fedele Fischetti conobbe un vasto successo nella Napoli settecentesca, soprattutto grazie alle sue straordinarie qualità pittoriche e di raffinato illustratore, espresse in modi colti e aulici tra classicismo e barocchetto e che fecero di lui uno degli artisti più amati dalla nobile committenza della città. Fischetti fu impegnato infatti in un'intensa attività di decoratore nelle maggiori chiese della città, ma soprattutto nei palazzi e nelle residente regali: operò nel Palazzo Reale, nella Reggia di San Leucio, nei Palazzi Cellammare e Doria d'Angri e, tra il 1778 e il 1781, fu chiamato dal giovane Vanvitelli ad affrescare alcune stanze della Reggia di Caserta. Nel 1772 fu inoltre tra i 19 pittori del Regno eletti nuovi accademici per il riordinamento dell'Accademia di Napoli. Era particolarmente ricercato per il suo stile raffinato e brillante, che conciliava la tradizione pittorica locale dei suoi contemporanei quali Paolo de Matteis e Francesco de Mura con le nuove tendenze classiciste e di compostezza accademica di artisti come Pompeo Batoni, Anton Raphael Mengs e Angelica Kauffmann, acquisite negli anni giovanili del soggiorno romano. Definì così uno stile luminoso, aereo, dalle gamme cromatiche rischiarate e preziose che ben si conciliavano con l'eleganza mondana e le recenti tendenze mitteleuropee degli ambienti ufficiali napoletani.
La tela, brillante e luminosa, è un esempio della felice produzione di tele di piccolo formato in cui Fedele Fischetti ebbe il talento di trasferire le sue qualità di colto e raffinato decoratore espresse nei grandi cicli d'affreschi. In un giardino con uno sfondo di rovine architettoniche, la Sacra Famiglia è colta nel momento della gioiosa contemplazione del Bambino vittorioso, ritto su un basamento di colonna e cinto dall'abbraccio amorevole della madre e dallo sguardo compiaciuto del padre. Al di sotto, due putti sono colti nel gesto di calpestare la statua profana di Amore e di sollevare una ghirlanda di fiori. Altri due putti chiudono la scena in alto, contro un cielo vivido dai toni ramati e oro. Così in questa scena l'esaltazione dell'amore sacro sull'amor profano diventa occasione per costruire una composizione che rivela la sottile eleganza, la rarefatta grazia di sentimento e la compostezza formale del pittore napoletano. Se l'Amore divino vince sull'Amore profano che confonde l'anima con le fallaci seduzioni del mondo, in questo ovale un'armonia terrena sembra quasi prevalere sul sentimento celeste con una pittura aggraziata, brillante e luminosa.

Si ringrazia il Professore Nicola Spinosa per aver identificato in Fedele Fischetti l'autore del dipinto in seguito alla visione diretta dell'opera.