Lot 49: Francesco Cogorno , (Genova circa 1820 - 1894) Allegoria delle Arti olio su tela

firmato e datato in basso a sinistra F. Cogorno - 1856. olio su tela

cm. 89.8 x 121

Galleria Moretti, Roma

La tela qui presentata è splendido esempio dello spessore artistico del genovese Francesco Cogorno e offre la possibilità di soffermarsi su un aspetto molto interessante della produzione del suo autore, noto nel panorama artistico dell'Ottocento italiano per lo più attraverso i dipinti di soggetto storico quali l'Apoteosi di Mameli, Dante e Casella, Ultimi momenti del Macchiavelli o Andrea Doria riceve la spada e il berretto dall'inviato del papa Paolo III, tela recentemente entrata a far parte delle collezioni pubbliche dell'Accademia Ligustica attraverso una discendente del pittore. Dalle pagine dedicate al Cogorno da Federigo Alizeri nel suo Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla formazione dell'Accademia, del 1866, veniamo informati che il pittore frequenta dal 1833 l'Accademia Ligustica, dove è allievo di Giuseppe Isola e che "voltosi da verdi anni alla pittura più tosto per sua vaghezza che con animo di professarla, può adugiarsi con quell'amore ch' ei fa in ogni tela, deliziarsi a sua posta in argomenti leggiadri e co' metodi ad olio far quasi esperienza di miniatore". L'esperienza pittorica di Francesco Cogorno si sviluppa e si dipana, dunque, entro il particolare clima culturale che si respira a Genova tra gli anni quaranta e cinquanta; un clima aderente al romanticismo storico di esempio hayeziano ma, anche, influenzato dalla lezione di Ingres, recepita dagli artisti genovesi tramite Giuseppe Frascheri, il quale, una volta tornato a Genova dopo un soggiorno fiorentino, dirigerà la cattedra di pittura alla Accademia Ligustica fino al 1851, realizzando dipinti di contenuto ed atmosfera romantica condotti attraverso una solida struttura disegnativa dominata da una linearità continua ed avvolgente di derivazione ingrisiana. Note compositive e linguistiche che emergono decise anche in Allegoria delle arti, lavoro condotto con eleganza compositiva e cromatica da Francesco Cogorno, il quale, proponendoci un soggetto caro alla storia dell'arte di tutte le epoche, quasi certamente, rivolge anche uno sguardo agli esiti di certo formalismo ingresiano introdotto nella nostra cultura figurativa dalle opere di Luigi Mussini alle quali un altro lavoro del Cogorno, la Santa Cecilia, sembra ispirarsi. E. C.