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Lot 696: Giuseppe Bottani (Cremona 1717-1784 Mantova)

Est: €50,000 EUR - €70,000 EURSold:
Christie'sRome, ItalyJune 15, 2005

Item Overview

Description

Achille e le figlie di Licomede; e La separazione di Briseide da Achille
firmati e datati: il primo 'JOSEPH BOTTANI PING: MANTUAE AN: SAL:1778.' (sul retro); il secondo 'Joseph Bottani ping: Mantuae, An. Dom: 1778' (sul retro)
olio su tela
111 x 84.5 cm.
I dipinti sono in prima tela. (2)

Artist or Maker

Provenance

Probabilmente già a Milano, Palazzo dei Conti Greppi, Sala Rossa, 17 agosto del 1778, ed in tal caso commissionati dal Conte Antonio Greppi; Poi passati nel 1802 al Canonico Alessandro Greppi (cf. E. Bianchi, Novità per Giuseppe e Giovanni Bottani e un appunto per la formazione di Andrea Appiani, in 'Paragone', XLVIII, n. 14 (569), 1997, pp. 65-66, 71-72, nn. 14-17).

Notes

Il soggetto dei due elementi del presente pendant è rispettivamente tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (XIII, 162-170), e dall'Iliade (I, 345 e ssg.).
Secondo le Metamorfosi, sapendo che se fosse andato in guerra a Troia Achille sarebbe morto, Teti lo vestì da donna e lo nascose presso la corte di Licomede, re di Sciro, dove il guerriero viveva con le figlie del sovrano.
Saputo dov'era Achille, Ulisse e altri re greci si recarono in visita a Sciro, e nascosero delle armi tra i doni per le figlie del re. Agli squilli delle trombe Achille, vestito da ragazza tra le figlie di Licomede, istintivamente prese le armi smascherandosi di fronte ai compagni.
Nell'Iliade un momento di grande tensione è quello dei contrasti fra Agamennone e Achille. Dopo una lite tra i due, e dopo una complessa trattativa, Achille acconsentì di cedere ad Agamennone la sua schiava Briseide, ritirandosi al contempo dalla guerra per l'offesa da lui subita. Il secondo dipinto del presente pendant raffigura il momento in cui Achille, seduto nella sua tenda, volge rattristato le spalle alla sua favorita, che piangendo da lui si accomiata sorretta da Patroclo, amico e scudiero dell'eroe.
"Fra tutti i pittori giunti a Roma ancora nella prima metà del Settecento il più avanzato sulla strada del Neoclassicismo, tanto da apparirne talvolta un più coerente estensore dello stesso Mengs, fu il cremonese Giuseppe Bottani arrivato nell'Urbe nel 1735, dopo essere stato allievo a Firenze di Puglieschi e Meucci" (cf. G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, Torino, 1994, I, p. 32). Attivo in molte prestigiose sedi romane (Accademia di San Luca, Sant'Andrea delle Fratte, Palazzo Doria Pamphilj), nel 1758 Bottani fu eletto Accademico di San Luca, e nel 1769 Maria Teresa d'Austria lo chiamò a Mantova a sostituire Giuseppe Bazzani - morto in quell'anno - alla guida dell'Accademia di Belle Arti di Mantova. Non fu solo pittore di temi storici, religiosi o mitologici, ma produsse anche eccezionali documenti di vita romana come la 'Merca dei bufali nella tenuta Rospigliosi di Maccarese' (1756 circa, Roma, Museo di Roma).
Il presente pendant costituisce un esempio delle capacità di Bottani di convertire il classicismo arcadico delle sue opere giovanili in una pittura di forte intonazione morale, caratterizzata da un accorto impiego della poetica del gesto, e sorretta da una efficienza pittorica che effettivamente, come afferma Sestieri, non teme confronti qualitativi con i coevi esiti di Anton Raphael Mengs o di Pompeo Batoni.
La figura di Briseide nel secondo dipinto è raffrontabile a quella della santa martire (Santa Cecilia?) al centro della 'Madonna tra le nubi con otto Santi Martiri' (Orte, Duomo; cf. S. Rudolph, La pittura del '700 a Roma, Milano, 1983, fig. 100), e più in generale le tipologie delle figure di entrambi i dipinti trovano eco in numerose opere documentate di Bottani.
I due dipinti nel presente pendant potrebbero essere i "2 detti (dipinti) di Giuseppe Bottani rappresentanti la storia di Achille", e cioè la 'Partenza di Briseide da Achille' e 'Achille alla corte di re Licomede', ultimati intorno al 17 agosto del 1778 nella cosiddetta Sala Rossa del Palazzo milanese della famiglia Greppi, per commissione del Conte Antonio Greppi (cf. E. Bianchi, Novità per Giuseppe e Giovanni Bottani e un appunto per la formazione di Andrea Appiani, in 'Paragone', XLVIII, n. 14 (569), 1997, pp. 65-66, 71-72, nn. 14-17). La Bianchi ipotizzava che il pendant potesse rientrare "nella produzione meno ufficiale del Bottani, quella dei paesaggi con piccole figure che illustrano "istorici fatti e profani" [...]; opere in genere caratterizzate da un esplicito ascendente poussiniano" che in verità non sembra riferibile alle opere qui offerte. Nulla vieta, peraltro, che la concentrazione delle figure e il formato relativamente piccolo dei due dipinti, nel denunciarne la destinazione evidentemente privata, possano ben essere riferibili alla produzione "meno ufficiale" del Bottani.

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Auction Details

Old Master Pictures and Drawings

by
Christie's
June 15, 2005, 12:00 AM EST

Palazzo Massimo Lancellotti Piazza Navona 114, Rome, 186, IT