Lot 20: Nuova Descrittione in prospettiva della Gran Citta di Milano MDCXL

Giovanni Francesco Lampugnani (Legnano c. 1619-1644)
Nuova Descrittione in prospettiva della Gran Citta di Milano MDCXL
incisione in rame su quattro fogli giuntati. Incisione in rame su 4 fogli giuntati. Lungo il margine superiore aggiunto titolo in caratteri tipografici. In calce per tutta la lunghezza del margine inferiore la prima versione della leggenda storica in caratteri tipografici su 8 colonne intitolata Breve racconto delle cose più notabili stampata da Filippo Ghisolfi.
500 x 2080 mm.
datata in lastra '12 ottobre 1640'

Arrigoni - Bertarelli, Piante e vedute della Lombardia, Milano, 1931, nr. 1005.
E. Verga, Catalogo ragionato della raccolta Cartografica, Milano, 1911, nr. 28.
E. Motta, Saggio bibliografico di cartografia milanese fino al 1796, Milano, 1901, p. 31.
C. Alberici, Seicento lombardo, Milano, 1973, p. 66, nr. 367.
Bellini-Wallace, Italian Masters of the XVII Century, 1990, nr. 010.
V. Palamidese, Giovanni Francesco e Giovanni Battista Lampugnani, Milano, 2002, pp.92-93.

Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 5.000,00 26% of the excess of the hammer price above €5.000,00 and up and including € 400.000,00 18,5% of the excess of the jammer price above €400.000,00
Rarissimo primo stato di questa importante veduta a volo d'uccello disegnata dal legnanese Giovanni Francesco Lampugnani, incisa da Bernardino Bassano e stampata da Giovanni Battista Bonacina. Nel cartiglio centrale il Bonacina dedica l'incisione al Vicario di Provvigione Visconti e ai sessanta del Consiglio Generale dei Decurioni il 12 ottobre del 1640 tanto che il 12 dicembre di quell'anno lo stesso Consiglio deliberò di versargli 300 lire come remunerazione per 100 copie offerte al Comune, anche se oggi, come sottolinea il Verga, 'l'archivio storico non ne possiede alcuna'.

Lunga e bella veduta panoramica di Milano chiusa dalle mura spagnole vista da fuori Porta Vercellina e protetta da Sant'Ambrogio e San Carlo affiancati dallo stemma reale spagnolo e da quello della città. Tra gli altri monumenti milanesi delineati spiccano il Castello, le chiese di San Lorenzo, Sant'Eustorgio e il Duomo, la cui magnifica facciata è raffigurata non come realmente appariva ma secondo i più accreditati disegni e progetti dell'epoca.

Questa veduta, che Vannina Palamidese definisce 'unica nel suo genere, che occupa un posto di particolare rilievo nella cartografia milanese e [...] si impone per la sua originalità', è di estrema rarità per la sua completezza e per la presenza del titolo aggiunto lungo il margine superiore. L'esemplare della Civica Raccolta Bertarelli è mancante dell'ultimo foglio e del titolo superiore, mentre se ne registrava un esemplare del secondo stato alla Biblioteca Ambrosiana purtroppo distrutto nell'incendio del 1948.