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Lot 128: PROPRIETÀ DI UNA COLLEZIONE PRIVATA NAPOLETANA GIUSEPPE RUOPPOLO NAPOLI [?]-1710 NAPOLI NATURA

Est: €70,000 EUR - €100,000 EUR
Sotheby'sMilano, ItalyJune 01, 2005

Item Overview

Description

PROPRIETÀ DI UNA COLLEZIONE PRIVATA NAPOLETANA GIUSEPPE RUOPPOLO NAPOLI [?]-1710 NAPOLI NATURA MORTA DI UVA, MELE, FICHI SECCHI, NOCI E NOCCIOLE SU UN RIPIANO, CON LUMACA

firmato in basso a sinistra: .G.Ruoppoli

olio su tela

PROVENANCE

Nella famiglia degli attuali proprietari dalla fine del secolo XVIII.
CATALOGUE NOTE

Non si conoscono molti dati biografici su Giuseppe Ruoppolo, ma Bernardo De' Dominici, che lo conobbe personalmente e riporta che morì nel 1710 quasi ottagenario, lo descrive così: "Era Giuseppe alto della persona, più tosto di color bruno che bianco, di membra grosse, e robuste. Io l'ho conosciuto, e praticato più volte, veggendosi in lui una sincerità senza pari, ed un ammirabile cordialità" (B. De' Dominici, Vite de' Pittori, Scultori, ed Architetti Napoletani, Napoli 1742, vol. III, p. 299). Bernardo De' Dominici prosegue raccontandoci nelle sue Vite che Giuseppe fu nipote e allievo del più famoso Giovan Battista e che le sue nature morte dimostrano una stretta conoscenza delle opere del maestro, non solo nella disposizione degli oggetti ma anche nel modo in cui ogni oggetto viene reso e disegnato meticolosamente nei suoi particolari "con tanta verità, che sembravan più belle del naturale medesimo", (op. cit., p. 299). Pure essendoci punti di confronto risaltano però anche notevoli differenze fra i due pittori: Giovan Battista, che solitamente firma solo con iniziali "G.B.R" (come tra l'altro Giovan Battista Recco), utilizza colori più accesi, più brillanti, caratteristici della natura morta barocca napoletana come quella di Luca Forte, mentre Giuseppe dipinge gli oggetti con una gamma cromatica più spenta, più rossiccia e dunque più calda e sempre citando De' Dominici, "si distinse a una certa tinta alquanto più rossagna", (ibid., p. 298).
La disposizione degli oggetti nelle nature morte di Giuseppe è spesso meno teatrale rispetto a quella di Giovanni Battista ed il primo piano è denso d'oggetti presentati uno di fianco all'altro, ove spesso le bottiglie di vino, frutta, noci, nocciole, fichi secchi sono posate su un ripiano scheggiato, come avviene esattamente nel nostro dipinto, ed il punto di vista è preso leggermente dall'alto. Con questa prospettiva gli oggetti sembrano sbilanciati, quasi come se cadessero dallo spazio pittorico e questa sembra essere una caratteristica delle nature morte di Giuseppe; si veda, per esempio, la sua natura morta firmata in una collezione privata napoletana (R. Middione, in F. Zeri ed., La natura morta in Italia, Milano 1989, p. 925, illus. fig. 1118). La lumaca, visibile nel presente dipinto in basso a destra, appare quasi identica in un altro dipinto di Giuseppe, non firmato, anch'esso in collezione privata (op. cit., p. 924, illus. fig. 1116).

La scoperta di questa natura morta, opera sicura di Giuseppe Ruoppolo, aiuta a definire ulteriormente la sua personalità artistica ed è dunque un'importante aggiunta all'oeuvre del pittore.

Dimensions

75.5 x 127.8 cm.

Artist or Maker

Auction Details

Old Master Paintings

by
Sotheby's
June 01, 2005, 12:00 AM EST

Sotheby’s Italia Srl Corso Venezia 16, Milano, 20121, IT