Lot 147: TOMMASO REALFONSO, DETTO MASILLO NAPOLI 1677-DOPO 1743

TOMMASO REALFONSO, DETTO MASILLO NAPOLI 1677-DOPO 1743

PROPRIETÀ DA UNA COLLEZIONE PRIVATA

NATURA MORTA CON BISCOTTI E FRUTTA

measurements note
54 x 66 cm.

olio su tela

PROVENANCE

Sotheby's Londra, 17 Aprile 1991, lotto 13, venduto a £ 19,800.

NOTE

La presente natura morta è esemplificativa della produzione di Tommaso Realfonso, pittore attivo a Napoli nella prima metà del Settecento e dedito in modo esclusivo alla raffigurazione di nature morte. La sua attività ha inizio sotto l'influenza di Andrea Belvedere, di cui fu allievo dal 1692 fino alla partenza di questi per la Spagna nel 1694. A quest'epoca appartengono una serie di nature morte di fiori dagli esiti esuberanti e festosi in cui vengono esaltati le intonazioni delicate e gli effetti decorativi, gli stessi elementi che ritroviamo nella produzione più tarda dell'artista. A partire infatti da Fiori e vaso figurato con putti del 1742 (del Museo Correale di Sorrento) assistiamo a una ripresa dello stile ornamentale di Belvedere. Modi che sono invece contraddetti dalla produzione del periodo centrale dell'attività dell'artista napoletano quando, abbandonata la pittura ricca di fantasia e di sottigliezze nella sfumatura dei colori e gli estrosi moduli compositivi tipici belvederiani, Realfonso inaugura una nuova tipologia di natura morta caratterizzata dall'assunzione di modalità caravaggesche nei termini di un approccio naturalistico al soggetto. Ne fanno parte una serie di nature morte con frutta e fiori in cui, attraverso l'esame luministico e le vigorose contrapposizioni chiaroscurali, viene data nuova attenzione al dato fenomenologico. Realfonso attua così in queste opere una ripresa naturalistica che si inserisce in una più vasta circolazione di idee e soluzioni pittoriche comune ad ampli settori della cultura europea della prima metà del Settecento.

Il dipinto è offerto in una importante cornice napoletana Salvator Rosa a tre ordini di intaglio in ebano e oro risalente al secolo XVII.