Lot 146: VITTORE CRIVELLI VENEZIA 1440 C.-1502 C. FERMO

tempera su tavola, fondo oro, un frammento

63.5 x 25.5 cm.

A. Bovero, Tutta la pittura del Crivelli, Milano 1961, p. 87, illustrato tav. 153 (come opera attribuita a Carlo Crivelli con qualche incertezza);
S. Di Provvido, La pittura di Vittore Crivelli, L'Aquila 1972, p. 218, illustrato tav. 69 (come opera di Vittore Crivelli);
A. Bovero, L'opera completa di Carlo Crivelli, Milano 1975, p. 101, n. 187, illustrato (come opera di Carlo Crivelli, degli "anni estremi");
S. Di Provvido, Vittore Crivelli e la pittura del suo tempo nel Fermano, Milano 1997, p. 233, n. 48, illustrato (come opera di Vittore Crivelli).

La corretta attribuzione di questa tavola, inizialmente creduta opera di Carlo Crivelli, è stata identificata recentemente dal Professor Di Provvido, che la ha ricondotta al corpus pittorico del fratello, Vittore Crivelli.
L'espressività dell'opera, la frontalità del Cristo e la sua posizione dietro al parapetto, testimoniano la profonda influenza esercitata su Vittore dalla pittura veneta del Quattrocento ed ancor più dallo stile del fratello.
Il dipinto è sicuramente da considerarsi un frammento di una tavola più ampia in cui manca probabilmente la figura di San Giovanni Battista che sorregge il corpo del Cristo sulla destra. La prospettiva dal sotto in su ci porta a pensare che la tavola dovesse essere appesa leggermente in alto, forse come elemento centrale di una pala d'altare più grande.